Palestina occupata – InfoPal. Il Centro per l'informazione su Muro d'Apartheid e colonie israeliane dell'omonimo ministero palestinese ha pubblicato il resoconto mensile sugli attacchi delle forze d'occupazione e dei coloni israeliani.
Il periodo di riferimento è novembre 2011.
I contenuti:
47 aggressioni sono state condotte dai soldati israeliani, mentre è stata approvata la costruzione di 2mila unità abitative nei blocchi coloniali di Gush Etzion e Ma'ale Adumim. Altre 119 unità abitative sono state approvate nell'insediamento di Shilo per un suo ampliamento fino al 60%.
31 gli attacchi dei coloni israeliani, compreso l'ultimo ad opera dei coloni dell'insediamento di Itamar che hanno devastato alberi d'ulivo di proprietà palestinese a Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata, e altre 13 aggressioni contro siti religiosi e altre proprietà palestinesi.
I militari israeliani hanno bloccato a Yatta (al-Khali/Hebron) un progetto per l'installazione di pannelli solari che i palestinesi stavano avviando per rifornire di energia elettrica circa 50 famiglie.
Gli alberi d'ulivo sradicati dagli israeliani a novembre sono stati 990: 500 ad 'Azzoun (Qalqiliya), 100 a Mashah (Salfit), 50 tra i due villaggi di Madama e Bourin, 50 ad Idhna (Hebron), 290 alberi sono stati danneggiati dallo scolo delle acque reflue dei coloni israeliani a Dar Estiya (Salfit).
Sulle demolizioni: 42 operazioni di demolizione sono state eseguite dalle autorità israeliane nel mese scorso, tra queste quella della moschea nel villaggio di Yatta, 14 abitazioni, sei case tra Beit Hanina e az-Za'im (al-Quds/Gerusalemme), 4 ad Ariha (Gerico) e 4 ad Hebron. Tre nel villaggio di Yatta e un'altra a Idhna.
Nove fonti idriche sono state abbatture dagli israeliani: cinque cisterne d'acqua ad 'Azzoun, tre pozzi a Sa'ir (Hebron) e uno a Kharbah Khatouf (Tubas).
Molte anche le piantagioni devastate in tutta la Cisgiordania.
Da un altro rapporto divulgato dal gruppo per i Diritti Umani Tadamon emerge la portata degli attacchi ai cittadini palestinesi.
Cinque palestinesi sono stati assassinati dalle forze d'occupazione israeliane a novembre 2011, e a decine sono stati arrestati.
Nell'introdurre il lavoro, i redattori scrivono: “Sono continuate a pieni ritmi le operazioni razziste degli israeliani contro i palestinesi”.
Nel documento nessuno è escluso dall'aver preso parte a queste azioni: militari e coloni israeliani si sono scagliati contro abitazioni, terreni in ogni città e villaggio palestinese, mentre Israele continua a stringere un assedio disumano sulla Striscia di Gaza.
Gran parte delle vittime erano di Gaza, nell'ambito della politica mirata degli assassini che Israele conduce su base quotidiana contro il territorio palestinese assediato.
Il quinto palestinese che ha perso la vita nel mese scorso, era stato investito da un colono israeliano a Salfit.
Gli arresti di novembre: 270 palesitnesi sono stati sequestrati da Israele. Tra questi 30 sono minorenni, d'età inferiore ai 18 anni, e decine di lavoratori palestinesi, in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr). Questi provenivano da varie zone della Cisgiordania. Tra essi ci sono sei donne.