A novembre, Israele ha emesso 600 mandati di arresto contro Palestinesi

Ramallah (Palestina) Quds Press. Il Centro Studi “Prigionieri della Palestina” ha rilevato che lo scorso mese le forze dell’occupazione hanno arrestato più di 600 persone, tra cui 60 bambini e 20 donne.

In un comunicato stampa rilasciato a Quds Press nella giornata di giovedì 4 dicembre, il Centro ha affermato che gli arresti rappresentano un’intensificazione di violenza israeliana contro il popolo palestinese.

Inoltre, il Centro ha indicato che la metà dei casi di arresti si è verificata nella città di Gerusalemme, dove l’occupazione ha arrestato 280 cittadini, tra cui il prigioniero rilasciato Jamal Abu Jamal dopo aver fatto incursione nella sua casa sul monte Scopus; sono 140, invece, i casi di arresti nella città di Hebron.

Diciannove le persone arrestate nella Striscia di Gaza, la maggior parte delle quali giovani che si avvicinavano o si infiltravano ai confini orientali della Striscia, e anche il cittadino Muhammad Khamis Hamdan (52 anni), abitante di Nusseirat, arrestato al posto di blocco Beit Hanoun/Erez durante il suo trattamento di cura presso un ospedale della Giordania. Il centro ha indicato che lo scorso mese ci sono stati 20 casi di arresti di donne palestinesi, di cui 8 nella moschea di al-Aqsa.

Questo mese l’occupazione ha emesso 94 mandati di detenzione amministrativa, di cui circa la metà nella città di Hebron, tra cui 16 nuovi prigionieri e 78 a cui è stato rinnovato il periodo di detenzione amministrativa.

Il Centro fa notare che il numero dei prigionieri sottoposti a un estremo pericolo durante gli scorsi mesi a causa del disprezzo dell’occupazione nei loro confronti è aumentato per il perdurare della politica di negligenza medica deliberata verso numerose malattie.

Infine, il Centro ha riferito che l’occupazione ha continuato a torturare i prigionieri nel mese di novembre, durante il quale ha preso d’assalto la prigione di Raimon più di sette volte.

Traduzione di Patrizia Stellato