Nuova nave irlandese nella prossima spedizione del Free Gaza Movement

Riceviamo dal Free Gaza Movement e pubblichiamo.

www.freegaza.org

Ieri, a Dundalk, Irlanda, il Free Gaza Movement ha comprato ieri all'asta una nave cargo di 1.200 tonnellate.

L'imbarcazione fu confiscata un anno fa in seguito a un'ispezione della International transport federation (ITF), che scoprì che i proprietari sfruttavano il loro equipaggio lituano  senza concedere alcuno stipendio, e sottoponendolo anzi a un trattamento umiliante.

Queste le parole dell'ispettore dell'ITF e organizzatore del SIPTU [Services, Industrial, Professional and Technical Union, n. d. R.] Ken Fleming: “Siamo lieti di annunciare che questa nave, utilizzata in precedenza per assoggettare dei lavoratori a un genere moderno di schiavitù, verrà ora impiegata per promuovere i diritti umani del popolo di Palestina.”

Il Free Gaza Movement possiede ora quattro navi, di cui tre per il trasporto di persone.

Tutta la “flotta” del Free Gaza prenderà parte a una spedizione internazionale che il mese prossimo porterà gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza assediata. Navi merci e passeggeri sono in corso di allestimento anche presso l'organizzazione umanitaria turca I.H.H. e presso diverse associazioni in Grecia, Svezia, Malesia e Belgio.

Negli ultimi due anni, Free Gaza ha lanciato otto missioni nella città palestinese da cui prende il nome. Delle sette passate, cinque si sono concluse con successo, mentre le ultime due sono state violentemente fermate dalla Marina israeliana.

La nuova nave irlandese trasporterà 500 tonnellate di cemento, medicine, attrezzature mediche e materiale per l'istruzione degli studenti di Gaza.

Come ha dichiarato Derek Graham del Free Gaza Movement, “abbiamo dalla nostra parte la legge internazionale e le coscienze di tutto il mondo. Sappiamo che il popolo irlandese non starà a guardare e non lascerà che il popolo di Gaza muoia di fame e continui a essere punito da Israele.”

Nell'attesa che la nave salpi, il movimento sta invitando ospedali, sindacati, chiese, moschee, famiglie e gruppi della società civile a sponsorizzare i sacchi di cemento per aiutare il popolo di Gaza nella ricostruzione.

“Chiediamo al popolo e al governo irlandesi di sostenere la partenza sicura della nostra missione – ha dichiarato Caoimhe Butterly, del movimento Free Gaza – L'assedio è una forma di punizione collettiva, sostenuta e devastante. Aiutare la flotta è l'occasione per il popolo irlandese di mostrare la sua solidarietà con il milione e mezzo di palestinesi intrappolati a Gaza, che stanno cercando di mettere insieme le loro vite fatte a pezzi.”

L'imbarcazione, chiamata MV Linda, sarà ri-nominata MV Rachel Corrie, in memoria dell'attivista di 23 anni schiacciata nel 2003 da un bulldozer israeliano mentre tentava d'impedire la demolizione di una casa palestinese a Gaza. Il Free Gaza Movement offre il proprio tributo a Rachel e alle migliaia di uomini, donne e bambini palestinesi uccisi, feriti o imprigionati dall'occupazione israeliana.

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