Nuova strategia di Hamas nel caso Israele decida di invadere Gaza – Analisi

Palestine Chronicle. In questa analisi, tradotta da Al-Jazeera Arabic, l’autore delinea le probabili strategie che la resistenza di Gaza potrebbe impiegare se Israele continuasse la sua estesa campagna militare nella Striscia.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha alzato il livello delle minacce contro Gaza dopo aver lanciato un “ultimo avvertimento di distruzione totale” in un messaggio video, qualora il movimento di resistenza palestinese Hamas non provveda a rilasciare i prigionieri israeliani.

L’avvertimento di Katz è arrivato nel momento in cui l’esercito israeliano annunciava l’inizio delle operazioni di terra nel nord e nel sud di Gaza, facendo seguito alla violazione dell’accordo di cessate il fuoco e a un attacco aereo a sorpresa avvenuto il 18 marzo 2025 da parte di Israele.

L’attacco ha causato la morte di centinaia di abitanti di Gaza, tra cui leader politici e governativi, sollevando interrogativi su come si presenterà la resistenza di Gaza quando Israele riprenderà le sue operazioni di terra a Gaza.

Strategia delle imboscate.

Fonti appartenenti alle fazioni della resistenza palestinese hanno rivelato ad Al Jazeera Net di aver ridefinito le strategie sul campo per affrontare l’esercito israeliano, attingendo alle lezioni apprese da 471 giorni di confronto diretto dall’inizio della guerra di Gaza, il 7 ottobre 2023.

Secondo queste fonti, la resistenza si sta indirizzando verso una strategia difensiva flessibile ed efficace, combinando l’esperienza accumulata sul campo con le tecniche della guerriglia e sfruttando un ambiente operativo a cui la resistenza ha dimostrato di sapersi adattare a proprio favore.

La resistenza farà affidamento sul fatto che i gruppi combattenti inizieranno a prendere di mira i soldati nel momento in cui si saranno stabiliti, in qualsiasi luogo, all’interno di Gaza. La resistenza assorbirà l’avanzata iniziale sul terreno, di solito preceduta da intensi attacchi aerei e cinture di fuoco, congiuntamente ad una significativa forza distruttiva, per raggiungere le aree residenziali.

Le fonti affermano che i prossimi scontri non saranno di tipo “tradizionale” e che i gruppi armati colpiranno i soldati israeliani da posizioni inaspettate. Faranno affidamento su strategie avanzate di agguati e imboscate, con attacchi a sorpresa dietro le linee dell’invasione, simili a quelli usati in precedenza a Beit Hanoun e nella parte settentrionale di Gaza, che hanno causato perdite significative per Israele.

E ciò è avvenuto nonostante Israele ritenesse di aver già eliminato la resistenza invadendo l’area e demolendone ripetutamente gli edifici.

Ritorno di Eyal Zamir.

Le fazioni della resistenza sono anche consapevoli delle strategie che il nuovo Capo di Stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, metterà in campo in quanto egli ha già avuto esperienza nel corpo corazzato. Se Zamir decidesse di inviare grandi unità dell’esercito a Gaza, la resistenza pianifica di contrastarle dividendo i combattenti in piccoli gruppi d’assalto, assicurandone la mobilità e la sicurezza.

Utilizzeranno anche tattiche di imboscata con congegni esplosivi, che si sono dimostrati efficaci nelle aree in cui le forze israeliane erano avanzate. Queste imboscate hanno causato numerose perdite tra gli ufficiali e i soldati israeliani.

In precedenza, la resistenza utilizzava proiettili israeliani inesplosi per realizzare ordigni esplosivi improvvisati, adattandoli agli obiettivi imminenti, che prevedevano il posizionamento dei combattenti sul campo senza scontri diretti. Aspetteranno il momento giusto per colpire gli obiettivi con precisione, massimizzando il loro impatto sulle forze israeliane.

Analisi degli scontri precedenti.

Le fonti hanno rivelato che tutti gli scontri precedenti avuti con le forze israeliane regolari o le unità di riserva sono stati analizzati a fondo. La resistenza sfrutterà le debolezze dovute al morale dei soldati israeliani e alla mancanza di esperienza nella guerriglia urbana e nei tunnel.

Analizzando il comportamento del nemico, la resistenza ha concluso che le motivazioni che i soldati israeliani avevano per combattere sono notevolmente diminuite. Ciò è dovuto alla lunga durata della guerra, in cui Israele non è stato in grado di raggiungere i suoi obiettivi dichiarati: distruggere le capacità della resistenza e garantire il rilascio dei suoi prigionieri attraverso la pressione militare. Ciò contrasta con il forte spirito combattivo e l’esperienza che invece possiedono i combattenti palestinesi.

Inoltre, l’esercito israeliano, frustrato dalle decisioni politiche del governo di Netanyahu, non è più disposto a sostenere ulteriori perdite in una guerra senza fine e senza una soluzione politica in vista.

Cattura dei soldati.

Le fazioni della resistenza non escludono di usare anche armi prodotte localmente nel caso di scontri diretti con i soldati israeliani. Durante la guerra, sono riusciti ad attaccare le forze nemiche all’interno di Gaza, usando missili a corto raggio per interrompere i loro piani logistici e colpire le aree di posizionamento.

La resistenza fa affidamento sulla sua esperienza e flessibilità per resistere e nascondere i suoi movimenti, mentre le forze israeliane temono possa ripetersi un nuovo ciclo di logoramento, che pensavano di aver superato.

Le fonti hanno confermato che la resistenza non perderà nessuna opportunità per catturare soldati israeliani, vivi o morti, allo scopo di usarli come leva di pressione militare e politica. Questa tattica metterebbe Israele in una situazione complicata, creando uno scenario difficile da affrontare e potenzialmente alterando l’equilibrio sul campo e i negoziati politici.

Questa strategia è apparsa evidente in un video diffuso dalle Brigate Al-Qassam, che mostra i combattenti mentre trascinano il corpo di un soldato israeliano attraverso un tunnel durante un’incursione israeliana nel campo di Jabalia nel maggio 2024.

In questo contesto, il sito web ebraico Hadashot B’zman ha riportato che “coloro che affermano attraverso i media che Hamas è stato sconfitto vivono in un’illusione. Hamas ha ripreso a produrre razzi negli ultimi mesi e, cosa ancora peggiore, ha utilizzato gli esplosivi inesplosi”.

Il sito ha aggiunto inoltre che “Hamas mantiene le sue capacità e non ha ancora intensificato gli attacchi, ma si sta preparando per l’operazione militare israeliana a Gaza. Non credete ai rapporti che affermano che Hamas è stato dissuaso o indebolito”.

Opinioni simili sono state espresse ancheSources from Palestinian resistance factions da molti funzionari e analisti militari israeliani.

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi