Lo riferisce Gassan Douglas, responsabile per il monitoraggio delle attività coloniali israeliane nel nord della Cisgiordania occupata.
“Da qualche settimana, è stata creata una nuova organizzazione terroristica armata composta da coloni israeliani con lo scopo di ‘difendere’ gli insediamenti. Tuttavia, la loro missione non è propriamente questa, quanto quella di fare stragi, di aggredire di continuo comunità e proprietà palestinesi.
“Alcune unità sono specializzate e addette ad appiccare il fuoco ad alberi e raccolti di palestinesi”.
Secondo le dichiarazioni rilasciate da Douglas, “i coloni hanno ritenuto necessario formare questi nuovi gruppi in conseguenza all’ingresso di Kadima nella coalizione di governo guidato dal Likud di Benjamin Netanyahu”.
“Questo nonostante il proclamato sostegno del governo israeliano, più volte schierato in supporto dell’espansione coloniale e della legalizzazione degli insediamenti.
“Il 92% delle denunce presentate da palestinesi aggrediti da coloni israeliani sono state respinte, quindi archiviate da Israele”.
Per Douglas si tratta di “tentati omicidi premeditati”, e ricorda gli ultimissimi episodi di ferimento ai danni di palestinesi ad ‘Ourif e ad ‘Asira al-Qabaliyya.
Per citarne solo uno: Hassan as-Safadi è un giovane palestinese che ha subito un atroce trattamento da parte dei coloni israeliani. Ora si trova in terapia intensiva all’ospedale di Rafidia (Nablus) dove sta lottando tra la vita e la morte.
I coloni gli hanno sparato poi, dopo avergli legato i polsi, lo hanno abbandonato da solo in un terreno agricolo.
“Ci aspettiamo un ulteriore aggravamento del fenomeno come risposta dei coloni al loro governo di fronte all’annunciata evacuazione di tre avamposti coloniali”.
L’attuale governo israeliano si contraddistingue per la politica di colonizzazione e per il sostegno ai coloni.
Lo stesso premier Netanyahu, il ministro degli Esteri e altri 12 ministri vivono in insediamenti illegali nella Cisgiordania occipata.
I comitati di protezione costituiti tra le comunità palestinesi sono operativi, e stiamo cercando di renderli più efficaci per essere in grado di prevenire e respingere le aggressioni dei coloni provenienti da più aree occupate. Nelle scorse settimane, 37 membri dei comitati palestinesi sono stati arrestati dalle forze d’occupazione israeliane e c’è molta rabbia tra le comunità palestinesi.
Questa mattina, intanto, centinaia di ettari di alberi d’ulivo sono stati incendiati a Qaffin, villaggio palestinese a 30km a nord di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania occupata.