Nuove prove confermano che la polizia israeliana aveva sparato al parlamentare Ayman Odeh

Cisgiordania occupata-MEMO. Prove pubblicate recentemente hanno confermato che la polizia israeliana ha sparato al parlamentare Ayman Odeh con un proiettile con punta di gomma, durante un raid di demolizione a Umm al-Hiran nel 2017, secondo quanto riferito da +972 Magazine.

Effettuato dal centro di ricerca di architettura forense di Londra, l’inchiesta ha concluso che Odeh è stato colpito alla testa, in contrasto con le ripetute dichiarazioni della polizia secondo cui il parlamentare era stato colpito da una pietra lanciata da uno dei manifestanti.

Secondo un’analisi digitale basata su filmati forniti da polizia, giornalisti ed attivisti, Odeh è stato ferito pochi istanti dopo che la polizia aveva colpito il residente locale Yacoub Abu Al-Qiyan, il 18 gennaio 2017.

Abu Al-Qiyan venne colpito mentre guidava la sua auto, facendogli perdere il controllo e finendo con l’investire dei poliziotti, uccidendone uno. Mentre le autorità avevano affermato che l’incidente era un “attacco terroristico” ispirato all’ISIS, l’ultima inchiesta conferma i precedenti rapporti secondo cui al-Qiyan avrebbe perso il controllo del suo veicolo dopo essere stato colpito.

Secondo 972 Magazine, “l’ultimo rapporto sostiene la versione degli eventi descritta dal parlamentare Odeh e da altri attivisti che sono stati anche loro colpiti da proiettili con punta di gomma, suggerendo che il Dipartimento investigativo interno della polizia ha nascosto informazioni cruciali agli avvocati che rappresentavano la famiglia Abu al-Qi’an [al-Qiyan]”.

Fino al momento della pubblicazione di questo articolo, nessun portavoce del dipartimento investigativo interno della polizia “ha risposto ad una richiesta di commento sulle nuove accuse sollevate dall’indagine”.

L’indagine sarà proiettata integralmente tra il 3 giugno ed il 22 settembre al Whitney Museum di New York, nell’ambito della Whitney Biennial.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.