Nuovo invito del governo palestinese a mantenere in vita il soldato israeliano catturato.

Dal nostro corrispondente.

Il governo palestinese ha invitato nuovamente le fazioni della resistenza che hanno sequestrato il soldato israeliano a risparmiargli la vita e a trattarlo bene. E ha precisato che sono in atto tentativi palestinesi e arabi per arrivare a una soluzione giuste, confermando che le aggressioni, gli attacchi, le continue minacce e l’isolamento totale complicano e approfondiscono la crisi.

Nella seduta del governo, tenutasi ieri, il governo ha ribadito la necessità di continuare gli sforzi politici e diplomatici, e a usare un linguaggio adatto considerando la questione in termini umanitari e non politici.

Il primo ministro Ismail Haniyah ha ringraziato l’Egitto per gli sforzi della delegazione presente nella Striscia di Gaza e per le comunicazioni con palestinesi e israeliani per trovare una soluzione e garantire pace e tranquillità all’area.

I ministri palestinesi a rischio di processo nei tribunali israeliani.

Il governo si è riunito nonostante parte dei ministri si trovi ora prigioniero nelle carceri israeliane.

Haniyah ha ribadito il rifiuto del suo governo alla decisione di Israele di far comparire i ministri e i deputati palestinesi sequestrati davanti ai tribunali israeliani, sottolineando che l’arresto è una politica di aggressione contro il popolo palestinese.

E ha chiesto l’immediata liberazione di tutti i politici e amministratori arrestati – considerandola un primo passo verso il rilascio dei detenuti palestinesi.

Il governo continua il lavoro.

Il primo ministro ha riferito sui contatti e le riunioni quasi giornaliere tra la presidenza del Consiglio e il presidente Mahmoud Abbas.

Haniyah ha parlato degli sforzi per far aprire il valico di Al-Mintar e permettere l’ingresso di grandi quantità di carburante (circa tre milioni di litri), 400 tonnellate di gas e di generi alimentari.

E ha accennato anche al lavoro per far riaprire il valico di Rafah e mettere fine alle difficoltà dei cittadini palestinese ancora bloccati.

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