Obama incontra l’emiro del Qatar per discutere della crisi in Siria

Washington – AFP. Il presidente Barack Obama ha incontrato, alla Casa Bianca, l’emiro del Qatar, Shaykh Hamad bin Khalifa al-Thani, in una serie frenetica di incontri con i leader regionali sulla situazione di stallo, sempre più sanguinosa, in Siria

“Ovviamente abbiamo cooperato strettamente con il Qatar e altri paesi cercando di porre fine al massacro che si sta consumando e cercando di sollevare il presidente (Bashar Assad) dall’incarico”, ha riportato Obama ai giornalisti.

Obama ha affermato che sperano anche di “rafforzare un’opposizione che possa portare ad una Siria democratica, che rappresenti tutto il popolo e rispetti i diritti di tutti senza distinzione di etnia e religione”, ha aggiunto Obama.

Lo sceicco a sua volta ha affermato che il suo paese sperava di “trovare una soluzione allo spargimento di sangue in Siria e un modo per far sì che l’attuale governo lasciasse il potere, lasciando spazio ad altri.
“Speriamo che qualunque partito si insedi…supporti la democrazia”, ha aggiunto.

Ricco di gas naturale, il Qatar è stato un forte sostenitore dei ribelli siriani, sperando di rovesciare il regime di Assad.

In precedenza, il capo della ricerca e dall’analisi nell’Intelligence dell’esercito israeliano ha affermato che Assad ha fatto ricorso all’uso di armi chimiche, probabilmente il sarin, contro i combattenti ribelli.

Gli Usa non hanno ancora concluso che il regime di Assad abbia usato armi chimiche contro le forze ribelli, ma appoggiano un’indagine sulla questione, ha affermato la Casa Bianca, martedì.

Obama ha affermato che l’uso di armi chimiche da parte della Siria, o qualsiasi tentativo di trasferirle a gruppi militanti, sarebbe una “linea rossa”, che potrebbe portare ad un intervento militare degli Stati Uniti nella rivolta, che si sta protraendo da due anni.

Traduzione a cura di Cinzia Trivini Bellini