Gerusalemme Est/al-Quds – Days of Palestine. L’imminente demolizione israeliana di un edificio di proprietà palestinese nella Gerusalemme Est occupata potrebbe lasciare 74 palestinesi senza casa, secondo quanto dichiarato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) nei Territori palestinesi occupati.
Un edificio di 12 unità abitative è a rischio imminente di demolizione nell’area di Wadi Qaddum, nel quartiere di Silwan, Gerusalemme Est, secondo quanto affermato dall’OCHA. Di recente, le famiglie palestinesi hanno ricevuto un ordine di demolizione dal comune israeliano, nel quale è stato chiesto loro di evacuare l’edificio in pochi giorni.
Se la demolizione dovesse procedere, 32 adulti e 42 minorenni saranno sfrattati con la forza. Due delle famiglie nell’edificio sono di profughi palestinesi e altre due verrebbero sfollate per la seconda volta in due anni, a seguito di precedenti demolizioni.
Come per la maggior parte delle demolizioni nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, il pretesto è la mancanza di un permesso di costruzione israeliano. Tuttavia, tali permessi sono praticamente impossibili da ottenere per i palestinesi, ha sottolineato l’OCHA. Il sito su cui sorge l’edificio è stato designato dalle autorità israeliane come spazio aperto/verde, da adibire a giardino pubblico.
In questa fase, gli sforzi primari mirano ad impedire la demolizione attraverso il dialogo con le autorità competenti. La comunità è pronta a sostenere gli sfollati se la demolizione dovesse andare avanti, ha spiegato l’agenzia delle Nazioni Unite.
Dall’inizio del 2022, 300 strutture sono state demolite o confiscate in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.