Gaza – InfoPal. Un responsabile Onu ha avvertito: “Le implicazioni dell’attuale situazione energetica nella Striscia di Gaza si riverseranno nei campi della salute e dell’assistenza alla popolazione”.
Il coordinatore dell’Ufficio per gli Affari Umanitari nei Territori palestinesi occupati (Ocha), Maxwell Gaylard, ha visitato la Striscia di Gaza ieri, e qui ha preso coscienza dell’imminente catastrofe e dell’attuale crisi tra la popolazione civile.
“A Gaza si vive tra la mancanza di rifornimenti di carburante e la conseguente interruzione di corrente elettrica per ore prolungate.
“Non siamo di fronte a una crisi passeggera o di portata limitata, ma è un’emergenza che si ripercuote su molti aspetti e che colpisce Gaza da anni. Il livello cui si è giunti oggi è molto pericoloso: non facciamo in modo che diventi irreversibile.
“Ospedali, ambulanze e soccorso di emergenza devono lavorare in condizioni sempre più improbabili, reti fognarie e rete idrica sono inadeguate e il rischio sale di giorno in giorno”.
“Bene i negoziati tra le parti”, secondo l’opinione di Gaylard, che tuttavia, sprona a fare di più.
Da un mese a questa parte, la realtà di Gaza si è aggravata molto con la mancanza di carburante e i tagli all’elettricità, e le conseguenze si riscontrano in ogni sfera della vita della popolazione: salute, istruzione, servizi, servizi igienico-sanitari.. Tutto a Gaza è fermo.