OCHA: Israele ha aumentato gli attacchi nelle ultime due settimane

Gerusalemme occupata-PIC. L’Ufficio per il Coordinamento delle questioni umanitarie dell’ONU (OCHA) ha rivelato nel suo rapporto settimanale che le forze di occupazione israeliana (IOF) nelle ultime due settimane hanno intensificato le restrizioni contro i Palestinesi.

Il 3 gennaio, un ragazzo palestinese di 17 anni è stato colpito e ucciso dalle forze israeliane negli scontri scoppiati durante una manifestazione nel villaggio di Deir Nidham (Ramallah), secondo quanto denunciato nel rapporto.

L’ondata di proteste e scontri in tutti i Territori Palestinesi occupati (TPO), iniziati il 6 dicembre dopo il riconoscimento degli Stati Uniti di Gerusalemme come capitale di Israele, sono continuati durante il periodo di riferimento, anche se a un livello minore.

Complessivamente, dall’inizio delle proteste, 14 Palestinesi sono stati uccisi e 4.549 sono stati feriti dalle forze israeliane; i feriti durante questo periodo rappresentano circa il 56% di tutti i feriti del 2017.

Nella Striscia di Gaza, tre civili palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in scontri durante le proteste e 280 sono stati feriti; altri due civili sono morti a causa delle ferite riportate in incidenti simili durante il precedente periodo di riferimento.

I fatti, che sono avvenuti vicino alla recinzione di confine tra Gaza e Israele, hanno visto il lancio di pietre contro le forze israeliane, che hanno sparato proiettili letali, proiettili rivestiti di gomma e bombe lacrimogene contro i manifestanti. Tre uomini sono morti in due incidenti il ​​22 e il 30 dicembre, a est di Jabaliya, nella città di Gaza e ad est di Deir al-Balah. Gli altri due sono morti per le ferite riportate l’8 e il 17 dicembre. Dei feriti registrati, almeno 27 erano minorenni, oltre un terzo (103 persone) sono stati colpiti da proiettili e gli altri sono stati curati per aver inalato lacrimogeni o colpiti dalle bombole lacrimogene.

1.386 Palestinesi, di cui almeno 226 erano minorienni, sono stati feriti dalle forze israeliane in scontri, la maggioranza (il 93 per cento) durante le proteste summenzionate.

Traduzione di Edy Meroli