Olmert: 'Bush si era offerto di assorbire 100mila profughi palestinesi'

Tell er-Rabi' (Tel Aviv) – PressTv, InfoPal. Durante un'iniziativa per la conferenza di Ginevra, l'ex premier israeliano, Ehud Olmert, ha diffuso la propria autobiografia sottolineando, in questo modo, di tentare di “riscrivere la storia”. 

Ai presenti, Olmert ha confidato di essere stato il primo leader israeliano a riconoscere pubblicamente le sofferenze dei palestinesi, e ha svelato alcuni dettagli dei negoziati da lui condotti quando era al governo, screditando il ministro della Difesa, Barak. 

“Durante il mio governo, l'amministrazione Bush si era offerta di assorbire 100mila rifugiati palestinesi e lo avrebbe fatto immediatamente concedendo loro la cittadinanza americana. La proposta Usa era condizionata al raggiungimento di un accordo sullo stato degli insediamenti israeliani”, ha dichiarato Olmert. 

“L'offerta americana era in linea con il piano di pace della Lega araba e rientrava tra le compensazioni. Credo che sia facilmente comprensibile per cosa avrebbero optato i rifugiati palestinesi – ormai alla seconda o alla terza generazione – davanti alla scelta di rientrare in Israele o di trasferirsi negli Usa”.

In seno alla conferenza, Olmert, che ha affermato con fermezza di essere stato il primo premier d'Israele a dimostrare propensione per il popolo palestinese in occasione del vertice di Annapolis (2007), ha parlato di stato  palestinese nel rispetto delle frontiere occupate nel 1967 e si è detto certo che nessuna parte potrà puntare sul pieno esercizio della sovranità su al-Quds (Gerusalemme). 

Ha poi fatto sapere orgoglioso che, il “documento di otto punti” – stilato dalla Difesa israeliana – e all'epoca proposto dagli Sati Uniti, “è un lavoro ancora valido che anche l'attuale amministrazione Usa sta prendendo in considerazione”. 

In conclusione, Olmert non ha risparmiato le critiche al ministro della Difesa, Barak, il quale, stando alle ultime confidenze dell'ex premier, avrebbe posto numerosi ostacoli optando per “operazioni difensive di una certa portata”.

Ha ammesso l'esistenza di tensioni con Barak in merito a questioni di difesa e di sicurezza e lo ha definito “irresponsabile e irresoluto”. 

Da parte sua, Barak ha prontamente respinto le accuse e ha parlato di “osservazioni patetiche che non meritano una risposta”.

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