Olmert ha minacciato un'escalation contro le fazioni palestinesi. Ramon chiede di tagliare la corrente elettrica, il carburante e l'acqua di Gaza.

A seguito del lancio di 7 missili dalla Striscia di Gaza contro Sderot, ieri, il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha dato ordine all’esercito di distruggere le basi di lancio delle fazioni della resistenza e di colpire anche i livelli "più alti" della dirigenza.

Durante la conferenza stampa indetta al termine dell’incontro con il consigliere norvegese, Olmert ha dichiarato che Israele "guarda con preoccupazione al proseguimento delle operazioni di lancio dei missili. Risponderemo colpendo la dirigenza, che garantisce la protezione alle cellule che lanciano i missili conto Israele. Non esiteremo a colpire chiunque minacci gli abitanti del sud".

Nello stesso contesto, Olmert ha annunciato che Israele proseguirà nella "fortificazione delle strutture e delle scuole a Sderot e delle colonie intorno alla Striscia di Gaza".

Yoli Tamir, ministra del governo di Olmert, ha dichiarato che non esiste una soluzione radicale per questa situazione". E ha aggiunto: "Anche se l’esercito invade la Striscia di Gaza, questo non risolverà il problema, perché i missili venivano lanciati anche quando i soldati era all’interno".

Tagli alla corrente elettrica e all’acqua

Nella prima pagina di oggi, il giornale “Yediot Ahronot” ha riferito che il vice-primo ministro israeliano Haim Ramon ha minacciato di tagliare i rifornimenti di corrente elettrica, di acqua e di carburante alla Striscia di Gaza, in risposta al lancio dei missili contro il sud di Israele.

E ha aggiunto: "Non è possibile rifornire Gaza di corrente elettrica, acqua e carburante mentre i cittadini israeliani rappresentano l’obiettivo vivente dei missili palestinesi".

 

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