Il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, ha confermato ieri, domenica 20 maggio, che Hamas e i suoi capi saranno "puniti" per il lancio dei missili contro i territori israeliani, garantendo, nello stesso tempo, l’appoggio del governo agli abitanti di Sderot e la costruzione di locali sicuri che costeranno dai 300 a 500 milioni di shekel.
Olmert ha avvertito che Israele potrà rafforzare la propria risposta militare se proseguirà il lancio di missili dalla Striscia di Gaza.
La radio ufficiale di lingua ebraica ha riportato quanto ha detto Olmert allinizio della seduta settimanale di governo: Se le nostre operazioni militari e diplomatiche non porteranno alla calma richiesta, saremo costretti a rafforzare i nostri movimenti.
La radio dellesercito israeliano ha riportato quanto dichiarato da fonti della sicurezza israeliana: il governo israeliano è propenso a unoperazione militare di terra contro la Striscia di Gaza nel caso dovessero proseguire i lanci di missili e il fallimento delle pressioni praticate contro le fazioni palestinesi.
Le fonti hanno chiarito che Israele si è rivolta a qualche paese arabo per premere su Khaled Misha’al, capo dell’ufficio politico di Hamas a Damasco, per fermare il deterioramento della sicurezza sulla frontiera con la Striscia, precisando che lo stato ebraico ritiene lArabia Saudita il Paese che può esercitare un’influenza su Hamas.
Ieri, il Consiglio dei ministri ha autorizzato lesercito israeliano a rafforzare "le azioni militari contro i capi dei movimenti i Hamas e del Jihad Islami in risposta al proseguimento del lancio dei missili.
Il Consiglio ha autorizzato lesercito a colpire le infrastrutture delle organizzazioni palestinesi che "stanno dietro il lancio dei missili".
Le fonti hanno riferito che la decisione del Consiglio dei ministri di eliminare i capi di Hamas e del Jihad Islami sarà accompagnata da una campagna politica e pubblicitaria che spiega allopinione pubblica internazionale i motivi di questo passo, considerato unulteriore escalation dei piani israeliani.
Il Consiglio ha accolto il punto di vista del primo ministro israeliano Ehud Olmert a non effettuare un’operazione militare terrestre su larga scala in questo periodo, ma a privilegiare laumento degli attacchi dellaviazione volti a colpire le infrastrutture legate al lancio e della fabbricazione dei missili.
Da parte sua, il ministro israeliano Meir Sheetrit ha confermato la necessità di "non allarmarsi e mantenere la calma spiegando che le migliaia di missili caduti su Sderot e dintorni hanno ucciso solo 4 persone".