
Gaza-InfoPal. Le forze nazi-sioniste di occupazione israeliane (IOF) hanno continuato la loro guerra genocida sulla Striscia di Gaza per il 31° giorno consecutivo dopo aver posto fine unilateralmente al cessate il fuoco, sostenuti politicamente e militarmente dagli Stati Uniti. Decine di attacchi aerei e raffiche di artiglieria hanno colpito tutto il territorio, prendendo di mira case, tende e rifugi civili. Si tratta di una campagna sistematica di sterminio contro la popolazione civile di Gaza.

10 martiri dopo l’occupazione hanno preso di mira una tenda nella zona di al-Mawasi a Khan Yunis.
Mercoledì sera, dieci palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo di droni israeliani che ha preso di mira tende di sfollati nella zona di al-Mawasi, nella parte occidentale di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, incendiandole e bruciando vivi i bambini. Tra loro c’era un bambino con bisogni speciali che non riusciva a gridare o a muoversi per sopravvivere.
L’incendio ha ucciso membri della famiglia Abu Al-Rus.

Questo è l’attacco con i droni condotto dall’occupazione israeliana per bombardare le tende degli sfollati, che ha provocato il massacro della famiglia Abu Al-Rus nella zona di Mawasi di Khan Younis.
1.400 operatori sanitari uccisi dall’inizio del genocidio.

Il ministero della Salute di Gaza ha annunciato che oltre 1.400 operatori sanitari sono stati uccisi dall’inizio del genocidio israeliano, sostenuto dagli Stati Uniti, contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza.
In una dichiarazione rilasciata martedì tramite Telegram, il Ministero ha confermato: “Oltre 1.400 operatori sanitari sono stati uccisi, mentre circa altri 360 rimangono detenuti nelle prigioni israeliane”.
Dall’inizio dell’offensiva israeliana, il 7 ottobre 2023, la maggior parte degli ospedali e delle strutture mediche di Gaza è stata sottoposta a ripetuti bombardamenti, con conseguente distruzione sistematica delle infrastrutture sanitarie del territorio e negazione di cure mediche essenziali a migliaia di feriti e malati.
Israele mantiene un blocco su Gaza da 18 anni. A causa della guerra in corso, circa 1,5 milioni dei 2,4 milioni di residenti di Gaza sono ora sfollati e il territorio sta affrontando una carestia su vasta scala a causa della chiusura dei valichi di frontiera da parte di Israele e del blocco dell’ingresso degli aiuti umanitari.
Dal 7 ottobre 2023, il numero totale dei morti è salito a 51.025, e quello dei feriti a 116.432.
Ecco come appare la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo oltre 11 mesi di invasione terrestre israeliana, con una devastazione diffusa. Circa il 90% dei quartieri residenziali e l’85% della rete fognaria cittadina sono stati distrutti, devastando un’area di 12.000 metri quadrati.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PressTv, PIC, Wafa, The Cradle, Al-Mayadeen; ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza