

Gaza-InfoPal. Le forze nazi-sioniste di occupazione israeliane (IOF) hanno continuato la loro guerra genocida sulla Striscia di Gaza per il 64° giorno consecutivo dopo aver posto fine unilateralmente al cessate il fuoco, sostenuti politicamente e militarmente dagli Stati Uniti. Decine di attacchi aerei e raffiche di artiglieria hanno colpito tutto il territorio, prendendo di mira case, tende e rifugi civili. Si tratta di una campagna sistematica di sterminio contro la popolazione civile di Gaza.
La cronaca.
Oltre 60 palestinesi sono stati uccisi nei continui attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, dall’alba di martedì 20 maggio, molto dei quali bambini e donne.
Bambini bruciati vivi nel bombardamento di una scuola.
Le forze israeliane hanno anche commesso un nuovo massacro prendendo di mira la scuola Musa bin Nusair, che ospitava famiglie sfollate, nel quartiere di Al-Daraj, nel centro della città di Gaza. La scuola è stata colpita da due droni, che hanno ucciso almeno 13 persone, i cui corpi sono irriconoscibili e ustionati, e ne hanno ferito altre.
Una persona è stata uccisa in un attacco israeliano in via Al-Sikka, nel quartiere di Zaytoun, a sud-est della città.
Ammar Abdo è deceduto per le ferite riportate due settimane fa in un attacco israeliano nei pressi dell’incrocio di Palmira a Gaza.
Nove civili sono stati uccisi in un attacco aereo che ha preso di mira l’abitazione della famiglia Maqeid nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Diverse vittime rimangono intrappolate sotto le macerie, mentre le squadre di protezione civile affrontano gravi difficoltà a raggiungere il sito.
Le forze israeliane hanno aperto il fuoco sull’Ospedale Indonesiano nel nord della Striscia di Gaza.
L’esercito israeliano ha continuato a demolire edifici residenziali nella parte occidentale di Beit Lahia.
Fonti locali riferiscono di vittime in seguito a un bombardamento israeliano sulla scuola Khalifa a Beit Lahia. La scuola ospita sfollati.
Bombardamenti di artiglieria hanno preso di mira le aree settentrionali del campo di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
Un altro massacro è stato provocato dal bombardamento aereo della stazione di servizio Rady, nella parte occidentale di al-Nuseirat, che fungeva anche da rifugio per le famiglie sfollate, uccidendo 15 persone.

L’artista palestinese Ibtisam Nassar è stata uccisa questa mattina insieme a suo figlio e a 13 membri della sua famiglia in un attacco israeliano al loro luogo di sfollamento nel campo profughi di al-Nuseirat. Suo marito e altri due figli erano stati uccisi in precedenza durante il genocidio israeliano in corso.
12 persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito la casa della famiglia Abu Samra a Deir al-Balah.
Un totale (provvisorio) di 30 persone sono state uccise a Deir al-Balah, dalla notte di oggi.
Ulteriori attacchi aerei hanno colpito un’area residenziale a sud dello stadio Al-Anan a Deir al-Balah, e sono stati segnalati pesanti bombardamenti aerei su Abasan al-Kabira.
Quattro civili, tra cui due bambini, sono stati uccisi in un attacco israeliano contro un gruppo di persone a Deir al-Balah.

Un attacco aereo prima dell’alba ha colpito Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
Un altro attacco aereo ha preso di mira un’abitazione vicino alla stazione di Najum, ad Abasan al-Kabira, a est di Khan Yunis.
Altre tre persone sono state uccise e diverse sono rimaste ferite in un attacco con drone che ha colpito la zona di Al-Manara, a est.
Sono stati segnalati diversi feriti anche in un altro attacco israeliano con drone nella zona di Ma’an, a est di Khan Yunis.
Diversi civili sono rimasti feriti quando le forze israeliane hanno bombardato una tenda che ospitava sfollati ad Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis.

Abir Kassab, una giovane ragazza palestinese, è stata barbaramente assassinata lunedì sera insieme alla madre e ad altri familiari da un attacco aereo israeliano che ha colpito la loro tenda per sfollati nella zona della morte di Al-Mawasi, l’area designata dall’esercito israeliano come zona sicura a ovest di Khan Younis.
Campagna di carestia contro i bambini di Gaza: 470.000 ridotti alla fame da Israele.

Da marzo scorso, 470.000 bambini della Striscia di Gaza sono entrati nella zona colpita dalla carestia. L’UNICEF ha dichiarato ad Al Araby TV che i piani annunciati per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia sono una “perdita di tempo” volta a “mettere in difficoltà le Nazioni Unite”.
Relatore ONU: i piani di distribuzione alimentare di Israele a Gaza sono politici, non umanitari.
Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul Diritto al Cibo, Michael Fakhri, ha affermato che le aree designate da Israele per la distribuzione di cibo a Gaza sono motivate da ragioni politiche piuttosto che umanitarie, sostenendo che Tel Aviv sta conducendo una campagna di carestia contro i bambini di Gaza.
In un’intervista ad Al Jazeera, Fakhri ha affermato che Israele sta attuando una pulizia etnica a Gaza e sta deliberatamente facendo morire di fame oltre due milioni di palestinesi nella Striscia assediata.
Ha avvertito che Gaza richiede l’ingresso di almeno 1.000 camion al giorno per soddisfare i bisogni umanitari di base, in netto contrasto con il numero di camion autorizzati lunedì da Israele.
Israele ha annunciato lunedì di aver autorizzato l’ingresso a Gaza del primo convoglio di camion di aiuti umanitari dal 2 marzo, ma le Nazioni Unite hanno descritto i nove camion di cibo come “una goccia nell’oceano”.
Dal 2 marzo, Israele ha mantenuto chiusi i valichi di frontiera di Gaza, bloccando l’ingresso di merci e assistenza umanitaria, provocando una carestia senza precedenti in tutta la Striscia.
Nel frattempo, 23 paesi, insieme ad alti funzionari dell’Unione Europea, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta esortando Israele a riprendere immediatamente l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza, avvertendo del crescente rischio di carestia e criticando gli attuali piani israeliani di distribuzione degli aiuti.
Francia, UK e Canada lanciano avvertimento a Israele su genocidio a Gaza.
Lo stesso giorno, i leader di Francia, Regno Unito e Canada hanno lanciato un avvertimento congiunto, minacciando di intervenire contro Israele se non porrà fine alla sua guerra genocida in corso contro Gaza, che continua dal 7 ottobre 2023.
Nella loro dichiarazione, i leader hanno descritto il livello di sofferenza umana a Gaza come insopportabile, aggiungendo che la decisione di Israele di consentire l’ingresso di una quantità minima di cibo è del tutto insufficiente.
La loro dichiarazione ha fatto seguito a un annuncio dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che confermava l’approvazione dell’ingresso di aiuti sulla base di raccomandazioni militari, apparentemente per espandere l’operazione militare.
Il Programma Alimentare Mondiale (WFP) ha affermato che le valutazioni sulla sicurezza alimentare a Gaza mostrano che la regione è in una corsa contro il tempo per evitare la carestia, invitando la comunità internazionale ad agire con urgenza per riprendere il flusso di aiuti.
Oltre al blocco rafforzato e alle chiusure delle frontiere, Israele continua a effettuare attacchi aerei e di artiglieria 24 ore su 24 contro quartieri residenziali e infrastrutture civili, causando significative vittime civili giornaliere.
Domenica, Israele ha annunciato il lancio di una nuova operazione militare a Gaza, denominata “I carri di Gedeone”, che include piani per la piena occupazione militare del territorio, mentre i negoziati per il cessate il fuoco a Doha sono entrati in una fase critica.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PressTv, PIC, Wafa, The Cradle, Al-Mayadeen; ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/genocidio-e-pulizia-etnica-a-gaza