Ramallah-Ma’an. Martedì, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) ha dichiarato che ritiene Israele interamente responsabile per la “pericolosa escalation di violenza nella Striscia di Gaza”.
Il Dipartimento per la diplomazia e la politica pubblica dell’OLP (DPDP) ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma: “Israele è pienamente responsabile per la grave escalation che provoca nella Striscia di Gaza e per la distruzione ed il terrore causati”.
Il DPDP ha denunciato gli attacchi israeliani contro strutture civili, affermando che “due milioni di palestinesi che soffrono a causa dell’embargo illegale di Israele, imposto negli ultimi 12 anni, sono stati presi di mira e non hanno nessun posto dove cercare riparo.
“Gli attacchi deliberati israeliani contro strutture civili, inclusi edifici residenziali e stazioni televisive, sono crimini di guerra, e Israele deve affrontare le conseguenze delle sue azioni.
“Il governo israeliano di destra è incoraggiato dal fallimento della comunità internazionale nel fargli assumere le sue responsabilità”.
Il DPDP ha invitato la comunità internazionale “ad assumersi le proprie responsabilità legali e morali, affrontando le aggressioni israeliane e garantendo la protezione della popolazione civile palestinese.
“La leadership palestinese è impegnata nel difendere il nostro popolo e il suo diritto di vivere in pace, sicurezza e libertà, usando tutti gli strumenti diplomatici e legali disponibili, e continuerà anche i suoi sforzi con l’aiuto dell’Egitto e di altri parti interessate per raggiungere la riconciliazione e l’unità”.
Traduzione di F.H.L.