Oltre 1000 minorenni palestinesi detenuti da Israele nel 2016

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Ma’an. Secondo quanto dichiarato sabato dal Comitato palestinese per gli affari dei prigionieri, oltre mille minorenni palestinesi, di età compresa fra gli 11 e i 18 anni, sono stati arrestati dalle forze israeliane dall’inizio dell’anno, compresi 70 bambini della Gerusalemme Est occupata posti agli arresti domiciliari.

Hiba Masalha, un avvocato del Comitato, ha citato numerosi casi in cui i minorenni hanno subito abusi e torture durante la detenzione.

Uno dei giovani, il 17enne Nidal del quartiere Issawiya di Gerusalemme Est, è stato arrestato a giugno e tenuto per 20 giorni nella famigerata struttura russa prima di essere trasferito nella prigione di Megiddo.

Secondo Masalha, Nidal ha riferito di essere stato regolarmente e brutalmente picchiato prima del trasferimento. In un caso, circa 10 guardie l’hanno trascinato fuori dalla sua cella, l’hanno portato in una stanza senza telecamere di sorveglianza e l’hanno picchiato selvaggiamente per un’ora mentre lui era ammanettato.

Anche Ahmad, un 16enne di Issawiya arrestato ad aprile, è stato portato nella struttura russa, dove è stato costretto a rimanere inginocchiato con la testa giù per tre ore. Prima dell’interrogatorio, un poliziotto ha tagliato la fascetta usata per ammanettarlo con un coltello, ferendo il giovane. Ahmad ha riferito che il profondo taglio alla mano è stato lasciato sanguinante durante un interrogatorio di tre ore da parte di cinque israeliani, mentre questi gli gridavano contro e lo colpivano ripetutamente alla testa, dicendogli che era “fastidioso”.

Masalha ha inoltre citato il caso del 17enne Umran, del distretto cisgiordano di Tulkarem, arrestato a maggio mentre camminava per strada. A quanto riferito, Umran è stato picchiato ripetutamente durante la detenzione.

I soldati l’hanno portato da un luogo all’altro nel corso del pomeriggio e della sera, persino davanti al muro di separazione israeliano, dove hanno scattato ridendo delle foto del giovane che mostrava la propria carta d’identità. Al mattino Umran è stato infine portato in una struttura di sicurezza israeliana, dopodiché è stato trasferito in prigione.

(Continua…).

Traduzione di F.G.