Oltre 17.000 nuovi immigrati nello Stato ebraico, nel 2009

An-Nasira (Nazareth) – Infopal. Dati ufficiali diffusi dall'Agenzia ebraica riferiscono che nel 2009 lo Stato ebraico ha accolto 17.880 nuovi immigrati; il 18% in più rispetto all'anno precedente.

I dati, pubblicati dal quotidiano “Haaretz” il 6/9, riferiscono che gli immigrati a Tel Aviv, nel 2009, sono circa 5.000. Si tratta di persone, perlopiù anglofone, che vengono da “Paesi ricchi” come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e il Canada.

Altri immigrati (oltre 7.000) sono giunti dai Paesi dell'ex Unione Sovietica e dall'Europa Orientale, con un aumento di circa il 16% rispetto al 2008. Il resto dei nuovi emigrati proviene dall'America del sud e dall'Etiopia, ma anche dall'Australia, dalla Nuova Zelanda e da altri Paesi.

Il presidente dell'Agenzia Ebraica, Nathan Sharansky [celebre ex “dissidente sovietico”, ndr], ha commentato i dati affermando che “l'immigrazione è una risorsa strategica per lo Stato ebraico, ed è la concreta dimostrazione del senso di appartenenza di tutti gli ebrei del mondo alla società israeliana”. E ha poi osservato che il sensibile aumento della percentuale di immigrati giunge dopo una “tendenza nettamente di segno contrario” registrata negli scorsi otto anni.

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