Ramallah. Le forze di occupazione israeliane (IOF) ha arrestato 30 palestinesi, tra cui un bambino ed ex-detenuti, in una serie di incursioni in tutta la Cisgiordania occupata, nelle scorse 24 ore, secondo quanto riferito da fonti locali.
La Società dei prigionieri palestinesi (PPS) e la Commissione per gli affari dei Detenuti ed ex-detenuti hanno riferito in una dichiarazione congiunta che il numero totale di detenzioni, dall’inizio dell’aggressione israeliana in corso dal 7 ottobre 2023, ha superato gli 11 mila, colpendo tutti i segmenti della società palestinese.
Il rapporto ha anche evidenziato la detenzione di numerosi lavoratori palestinesi e di migliaia di persone provenienti da Gaza, con molti ancora irreperibili a causa delle continue sparizioni forzate.
Le organizzazioni hanno osservato che le prolungate campagne di detenzione sono state accompagnate da episodi di uccisioni extragiudiziali, colpi d’arma da fuoco diretti prima degli arresti, gravi abusi fisici e interrogatori intensivi sul campo.
I rapporti descrivono anche l’uso di cani poliziotto, scudi umani e ostaggi durante queste operazioni. È stata documentata anche una diffusa distruzione di case, la confisca di proprietà, veicoli, denaro, oro e dispositivi elettronici, nonché la demolizione e l’esplosione di case appartenenti a prigionieri.
Queste detenzioni fanno anche parte di una più ampia offensiva militare contro la popolazione palestinese. I dati relativi a queste detenzioni includono sia coloro che sono ancora detenuti sia coloro che sono stati rilasciati in seguito, riflettendo la portata e l’impatto della repressione in corso.
(Fonti: Wafa, Quds News, PIC).