
Gaza – MEMO. Oltre 550 ex-funzionari dell’apparato di sicurezza israeliano hanno esortato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a sfruttare la sua visita in Medio Oriente per contribuire a porre fine alla guerra a Gaza e ottenere il rilascio dei prigionieri nella Striscia.
L’appello è stato pubblicato domenica 11 maggio in una lettera dai Comandanti per la Sicurezza di Israele, un gruppo che include centinaia di ex-alti funzionari dell’esercito di occupazione israeliano, dell’agenzia di intelligence (Aman), del Mossad e del servizio di sicurezza interna Shin Bet (Shabak), secondo quanto riportato dal quotidiano in lingua ebraica Yedioth Ahronoth.
Il presidente Trump, che ha iniziato il suo secondo mandato a gennaio, era arrivato martedì 13 maggio in Arabia Saudita all’inizio di un tour regionale che ha incluso tappe in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti.
Nella lettera, i firmatari hanno affermato: “Vi esortiamo a sfruttare la vostra visita nella regione per riportare indietro tutti i nostri ostaggi […] porre fine alla guerra […] e porre fine alla morte e alla sofferenza di innocenti”. Hanno sostenuto che la guerra di Gaza “non serve più agli obiettivi nazionali di Israele”, affermando che gli “obiettivi giustificati” di Israele di “porre fine alla brutalità di Hamas” dopo gli attacchi del 7 ottobre “sono stati raggiunti da tempo”. Hanno espresso la speranza che la visita di Trump nella regione possa segnare una svolta, dato il suo obiettivo di lunga data di porre fine alle guerre e la sua popolarità tra gli israeliani.