Gaza. Circa 60 organizzazioni per i diritti ed i media hanno esortato lunedì l’Unione Europea a sospendere un accordo di cooperazione con Israele e a imporre sanzioni, accusandolo di “massacrare i giornalisti” a Gaza.
Le organizzazioni hanno esortato il ministro degli Esteri dell’Unione Europea Josep Borrell e il Commissario al Commercio Valdis Dombrovskis a sospendere l’accordo di partenariato, che riguarda specificamente gli scambi commerciali con Israele, e a imporre “sanzioni mirate ai responsabili” delle violazioni dei diritti umani.
Nella lettera le organizzazioni affermano: “Più di 100 giornalisti palestinesi e tre libanesi sono stati uccisi durante l’aggressione in corso, rendendolo il periodo più letale per il giornalismo degli ultimi decenni”.
Le organizzazioni hanno sottolineato l’impossibilità pratica per i giornalisti stranieri di entrare nella Striscia di Gaza e le “detenzioni arbitrarie” degli operatori dei media, almeno 49 dei quali sono stati arrestati.
Hanno evidenziato l’urgente necessità di preservare la libertà dei media, proteggere le vite dei giornalisti e porre fine all’impunità, mentre si avvicina la riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea che si terrà il 29 agosto nella capitale Bruxelles.
Dall’inizio dell’aggressione globale contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, il 7 ottobre 2023, 172 giornalisti sono stati uccisi, 186 feriti e altri 51 sono stati arrestati, secondo il Sindacato dei giornalisti palestinesi.
(Fonti: Wafa e Quds News).
Traduzione per InfoPal di F.L.