New York – MEMO. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rinnovato martedì la sua richiesta affinché coloro che hanno ucciso la giornalista palestinese-statunitense Shireen Abu Aqleh siano tenuti a rispondere, secondo quanto riferito da Anadolu. La richiesta è stata spiegata dal portavoce del segretario generale, Stephane Dujarric, presso la sede dell’ONU a New York.
L’esercito israeliano ha suggerito all’inizio di questa settimana che la giornalista di Al-Jazeera è stata “probabilmente” uccisa con un colpo d’arma da fuoco “sbagliato” sparato da uno dei suoi soldati. Ha affermato che non c’era bisogno di un’indagine penale.
“Il Segretario Generale è stato informato dei risultati annunciati al riguardo e continua a chiedere che i colpevoli dell’uccisione di Shireen Abu Aqleh siano individuati e perseguiti”, ha affermato Dujarric. “Riaffermiamo che i giornalisti non devono mai essere oggetto di violenza e che devono poter svolgere il proprio lavoro senza aggressioni, paure o intimidazioni”.
Abu Aqleh è stata uccisa l’11 maggio mentre seguiva un’incursione dell’esercito israeliano a Jenin, nella Cisgiordania occupata. Il ministero della Salute palestinese ha detto all’epoca che era stata colpita alla testa con un proiettile sparato da un soldato israeliano. Le prove video hanno mostrato che indossava un casco e un giubbotto contrassegnati chiaramente con la scritta “Stampa” al momento della sua uccisione.
Alla domanda sulla recente uccisione di palestinesi a Ramallah e Jenin da parte di soldati israeliani, Dujarric ha detto: “Perdere qualsiasi anima richiede un’indagine”.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.