Omicidio Belaid, il primo ministro della Tunisia scioglierà il governo

PressTv. Il primo ministro tunisino, Hamadi Jebali, ha dichiarato che scioglierà il governo dopo le proteste svoltesi nel Paese, a seguito dell’assassinio del leader di spicco dell’opposizione, Shokri Belaid.

In un discorso trasmesso in tv, mercoledì, Jebali ha detto di “aver deciso di formare un governo di connazionali competenti senza affiliazioni politiche”. E ha aggiunto che questo nuovo governo organizzerà elezioni “il prima possibile”.  

“L’assassinio (di Belaid) ha affrettato la mia decisione, per la quale mi assumo piena responsabilità di fronte a Dio e al nostro popolo”, ha affermato.

Prima del rimpasto annunciato da Jebali, quattro partiti di opposizione avevano lasciato l’Assemblea costituente, chiedendo uno sciopero generale nazionale, a seguito dell’omicidio del leader dell’opposizione.

Migliaia di tunisini sono scesi in strada in tutto il Paese nordafricano, mercoledì, per condannare l’assassinio di Belaid. La polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

Negli scontri tra le forze di sicurezza e i manifestanti è morto un poliziotto, secondo quanto ha affermato il ministro degli Interni.

Jebali ha condannato l’assassinio del leader dell’opposizione definendolo “un atto criminale, un atto di terrorismo non solo contro Belaid, ma contro l’intera Tunisia”.

A gennaio del 2011, il dittatore appoggiato dall’Occidente, Zine El Abidine Ben Ali, fuggì dalla Tunisia all’Arabia Saudita, dopo settimane di sanguinose proteste contro la corruzione, la disoccupazione e il carovita.

Il primo governo liberamente eletto giurò nel dicembre del 2011, un anno dopo l’inizio della rivolta popolare che pose fine a 23 anni di regime autoritario di Ben Ali.