Gerusalemme/al-Quds – The Palestine Chronicle. Centinaia di palestinesi, inclusi giornalisti ed intellettuali, hanno firmato una petizione chiedendo ad Al-Jazeera di smettere di ospitare funzionari israeliani sul canale, dopo che la corrispondente Shireen Abu Aqleh è stata uccisa dalle truppe israeliane, secondo quanto riferito da The New Arab.
“Rivolgiamo un appello all’amministrazione di Al-Jazeera affinché smetta di ospitare i rappresentanti dell’entità criminale, razzista e sionista coloniale che ha assassinato Shireen, come parte di un tentativo di mettere a tacere la voce della verità”, si legge nella petizione, pubblicata mercoledì dal Forum Palestina – una piattaforma online palestinese che ospita contributi di intellettuali dei Territori palestinesi e della diaspora.
La lettera ha ricevuto il sostegno di diversi giornalisti che lavorano per Al-Jazeera, tra cui Ahmad Mansour (Egitto), Khadija Benguenna (Algeria) e Ghada Oueiss (Libano).
“E aggiungo la mia voce oggi. Non ha senso intervistare un criminale bugiardo”, ha scritto Oueiss su Twitter dopo aver condiviso l’invito al boicottaggio.
Abu Aqleh, cittadina con doppia nazionalità USA-palestinese, stava coprendo per Al-Jazeera un raid israeliano nella città di Jenin, mentre indossava un giubbotto antiproiettile che la identificava chiaramente come “stampa”, quando è stata colpita da un cecchino israeliano.
È stata sepolta venerdì a Gerusalemme, durante una brutale repressione della polizia israeliana al suo funerale. Le forze israeliane hanno attaccato il suo corteo funebre nella Gerusalemme Est occupata, hanno aggredito persone in lutto e hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti di gomma, ferendo 14 persone.