“La chiusura dei punti di ingresso e di uscita per pazienti e squadre sanitarie umanitarie e le severe restrizioni all’ingresso di forniture mediche sta aggravando questa crisi di salute pubblica”, ha detto il direttore regionale dell’OMS, Ahmed al-Mandhari, in una conferenza stampa.
“La gravità delle ferite sta mettendo a dura prova un sistema sanitario già sopraffatto che sta affrontando una grave carenza di medicinali e forniture essenziali mentre combatte anche la pandemia COVID-19”.
Un convoglio delle Nazioni Unite per portare a Gaza aiuti umanitari, inclusi 10 mila vaccini contro il coronavirus Sinopharm, e per trasferire all’estero i feriti è pronto per entrare non appena possibile, ha affermato Rik Peeperkorn, capo dell’ufficio dell’OMS per la Cisgiordania e Gaza.
“Finché non ci sarà un cessate il fuoco concordato, tutte le parti in conflitto devono accettare una pausa umanitaria per garantire l’accesso […] a Gaza”, ha detto Peeperkorn.