OMS: Israele ha approvato solo il 58% delle domande di pazienti gazawi per trattamento all’esterno

Gerusalemme/al-Quds – WAFA. In agosto, su 2067 domande di pazienti per il transito dalla Striscia di Gaza attraverso il valico Beit Hanoun/Erez per ricevere cure mediche all’esterno, ne sono state approvate 1.195 (579 maschi, 616 femmine), ossia il 58%, il 5% in meno rispetto all’anno scorso, secondo il rapporto mensile Health Access: Barriers for Patients in the Occupied Palestine Territory dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Ad agosto, gli uomini di età compresa tra i 18 ei 40 anni avevano un tasso di approvazione del 44%, mentre le donne sopra i 60 anni avevano un tasso di approvazione del 77%.

Il rapporto afferma che ad agosto, 28 (18 maschi; 10 femmine) domande di permesso per pazienti, pari all’1,3% del totale per Gaza, sono state respinte, il numero più alto di domande negate da gennaio di quest’anno. Le richieste includevano cinque bambini di età inferiore a 18 anni, 11 adulti di età compresa tra 18 e 40 anni, cinque adulti di età compresa tra 41 e 60 anni e sette di età superiore ai 60 anni.

Le visite erano per le seguenti specialità: oncologia (9); cardiologia (3); otorinolaringoiatria (2); endocrinologia (2); oftalmologia (2); ortopedia (2); pediatria, urologia, chirurgia generale, ematologia, medicina interna, nefrologia, neurologia e neurochirurgia (1 ciascuna). Venti pazienti sono stati indirizzati agli ospedali di Gerusalemme Est e otto sono stati indirizzati verso ospedali in Cisgiordania.

Inoltre, 844 (469 maschi; 375 femmine) domande di permesso per pazienti, ovvero il 41% del totale, hanno subito un ritardo nell’accesso alle cure, non ricevendo alcuna risposta definitiva alla loro domanda entro la data della loro visita ospedaliera.

Il 35% (295) delle domande riguardava palestinesi di età inferiore ai 18 anni, mentre il 12% (99) riguardava pazienti di età superiore ai 60 anni. Delle domande ritardate, il 50% riguardava appuntamenti negli ospedali di Gerusalemme Est, il 31% in Cisgiordania ed il 19% negli ospedali israeliani. Le principali specialità ritardate includevano oncologia (27%), pediatria (13%), cardiologia (11%), oftalmologia (8%), ematologia (8%) ed ortopedia (7%).

La maggior parte delle domande ritardate (818, o 97%) erano “in analisi” al momento dell’appuntamento.

Due domande sono state ritardate sulla base dell’affermazione dell’Amministrazione civile israeliana che all’interno di Gaza sono disponibili cure adeguate, sebbene non sia stata fornita alcuna prova a sostegno di questa tesi, ha comunicato l’OMS. Nove domande sono state ritardate a causa delle richieste di cambio di accompagnante.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.