Ondata di arresti di massa in Cisgiordania e nei Territori del ’48

PIC e Quds Press. Un’ondata di violenti scontri è scoppiata nella notte tra domenica e lunedì, a seguito di una campagna di sequestri di massa lanciata dalle forze di occupazione israeliane nei Territori del ’48 (Israele) e in Cisgiordania.

Uno stato di tensione si è diffuso a Kafr Kanna, a seguito dell’uccisione a sangue freddo del giovane palestinese Kheir al-Din Hamdan, sabato.

Le forze di occupazione israeliane hanno rivendicato la responsabilità del sequestro di 29 civili palestinesi con l’accusa di essere potenzialmente coinvolti negli scontri in corso a Kafr Kanna, Umm al-Fahm e Nazareth.

Altri tre palestinesi sono stati arrestati nella cittadina di Turan con l’accusa di aver lanciato dei sassi.

Le truppe di occupazione hanno anche sequestrato un ragazzino di 15 anni a al-Tiba e quattro giovani a Umm al-Fahm, come parte della campagna terrorista quotidiana contro i minorenni e per scoraggiare le manifestazioni.

Violenti scontri si sono diffusi in una cittadina vicino a Ramallah, dove le truppe di occupazione hanno attaccato decine di giovani palestinesi con lacrimogeni, con il pretesto del lancio di pietre.

Decine di civili sono rimasti intossicati dall’eccessivo uso di gas lacrimogeni e altri sono rimasti feriti a Sinjil.

Sinjil è sotto permanente attacco di bande di coloni, che aggrediscono la popolazione e assaltano le abitazioni.

Domenica, diverse cittadine in provincia di Nablus sono state invase dalle forze israeliane.