MEMO. Un’organizzazione israeliana per i diritti umani ha invitato la comunità internazionale a “intervenire” per proteggere i palestinesi dagli attacchi dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata.
In una dichiarazione pubblicata il 30 gennaio, Yesh Din ha denunciato “il sistematico fallimento delle forze dell’ordine israeliane nel proteggere i palestinesi” da “atti criminali di civili israeliani (coloni e altri)”.
Dalla sua fondazione nel 2005, la ONG ha dichiarato di aver “documentato circa 2.000 episodi di violenza, aggressioni, minacce, atti vandalici di proprietà privata e moschee, danni o distruzione di ulivi, incendi dolosi, acquisizione di terreni e altro” in Cisgiordania.
Secondo Yesh Din, “il filo conduttore tra i reati indagati in questi casi è che sono ideologicamente motivati.
“Gli autori hanno iniziato a intimidire le loro vittime nel tentativo di scacciarle dalla loro terra allo scopo di espandere gli insediamenti e rafforzare ulteriormente il controllo di Israele sulla terra in Cisgiordania, spingendo fuori i palestinesi”.
Secondo i dati raccolti da Yesh Din, tra il 2005 e luglio 2019, le vittime palestinesi hanno scelto di presentare denunce alla polizia in 1.291 incidenti (e centinaia di altre vittime hanno scelto di non presentare tali denunce).
Circa il 91% dei fascicoli è stato “chiuso alla fine di un’indagine senza istituzione presentata”, ha riferito Yesh Din; dei fascicoli delle indagini chiuse, l’82% “è stato chiuso in circostanze che attestano l’incapacità della polizia di indagare e risolvere il crimine”.
Oltre agli ultimi dati, Yesh Din ha anche pubblicato questa settimana una raccolta di testimonianze di palestinesi attaccati dai coloni.
Indagando “15 anni di grave negligenza da parte delle forze dell’ordine israeliane di fronte al crimine motivato ideologicamente dai civili israeliani contro i palestinesi”, Yesh Din è giunto alla conclusione che le autorità israeliane “non sono in grado o non vogliono intraprendere azioni risolute in conformità ai suoi doveri legali di sradicare la violenza e i danni ai palestinesi e alle loro proprietà”.
Quindi, conclude Yesh Din, “crediamo che la comunità internazionale, che condivide la responsabilità di proteggere i diritti dei palestinesi che vivono sotto l’occupazione, abbia l’obbligo di intervenire e agire per garantire che i palestinesi ottengano la protezione che Israele non riesce a fornire”.
Traduzione per InfoPal di L.P.