ONG rivela: il “Formalization bill” porterebbe alla legalizzazione di 55 avamposti e alla confisca di 8000 dunam di terreni palestinesi

338478CBetlemme-Ma’an. Come si legge in una dichiarazione rilasciata giovedì scorso dall’associazione Peace Now, l’eventuale approvazione del cosiddetto “formalization bill” alla Knesset israeliana porterebbe alla legalizzazione, con effetto retroattivo, di 55 avamposti illegali nei territori occupati palestinesi, e alla confisca di 8000 dunam di terreno.

Il disegno di legge sancirebbe la legalizzazione degli avamposti israeliani, illegali sia ai sensi della legge internazionale che di quella israeliana, e porterebbe a quello che le ONG israeliane hanno rinominato “grande sequestro di terreni”.

Tutti gli insediamenti e gli avamposti israeliani nei territori occupati palestinesi sono stati dichiarati illegali ai sensi del diritto internazionale.

Secondo Peace Now, qualora il disegno di legge venisse trasposto in legge, 55 avamposti costruiti su 3067 dunam (758 acri) di terra palestinese diventerebbero legali ai sensi del diritto internazionale.

Inoltre, il disegno di legge legalizzerebbe anche 3125 unità abitative all’interno di insediamenti già riconosciuti da Israele, ed esproprierebbe 5014 dunam (1239 acri) di terreni palestinesi privati, come ha aggiunto l’associazione, sottolineando che queste sono stime conservative e che la quantità di terreni confiscati sarebbe maggiore dato che il disegno di legge spianerebbe la strada a ulteriori espropriazioni.

Peace Now ha dichiarato inoltre che “la legalizzazione degli avamposti non è soltanto l’approvazione, con effetto retroattivo, di provvedimenti già esistenti, ma fungerebbe da semaforo verde per le future costruzioni illegali, il che significa che il governo legalizzerà retroattivamente la costruzione illegale. Inoltre, una volta che un avamposto viene ‘legalizzato’ è possibile che venga allargato con nuovi piani di costruzione, e che venga poi trasformato in un vero e proprio insediamento”.

La prossima votazione dello Knesset sul disegno di legge avverrà questo mercoledì. Il disegno di legge dovrà poi passare altri 3 turni di votazioni prima di diventare legge.

“La trasposizione del disegno di legge in legge non solo porterà a un decadimento morale, legittimando di fatto il furto di terreni privati, ma avrà anche effetti devastanti sulla soluzione a due stati, permettendo la costruzione e l’espansione di nuovi insediamenti, lontano dalla Linea Verde”, ha aggiunto Peace Now.

“Peace Now ritiene questa legge un vero e proprio furto di terreni”.

Il disegno di legge è stato introdotto all’indomani di una decisione della Corte Suprema israeliana di demolire l’avamposto illegale di Amona, nel centro della Cisgiordania occupata. Provvedimento che ha incontrato la forte opposizione degli israeliani di destra.

Le associazioni per i diritti umani e i leader internazionali hanno condannato fortemente la costruzione degli insediamenti israeliani, ritenendo che cambiare le disposizioni già esistenti sia una misura strategica per prevenire la costruzione di uno stato palestinese indipendente.

Mentre i membri della comunità internazionale vedono la soluzione del conflitto israelo-palestinese nell’interruzione della costruzione di insediamenti illegali israeliani e l’attuazione della soluzione dei due stati, i leader israeliani hanno invece virato sempre di più verso scelte conservatrici, e molti membri della Knesset hanno proposto l’aumento di insediamenti in Cisgiordania e alcuni di loro ne hanno addirittura proposto l’annessione totale.

Alcuni attivisti palestinesi hanno criticato la soluzione dei due stati, ritenendola insostenibile e non garanzia di pace duratura. Gli stessi hanno proposto, in alternativa, uno stato binazionale con gli stessi diritti per israeliani e palestinesi.

Traduzione di Giovanna Niro