ONU: 254 palestinesi uccisi, 23 mila feriti nelle manifestazioni a Gaza

Gaza-MEMO. Oltre 250 Palestinesi sono stati uccisi e 23 mila sono stati feriti dai proiettili sparati dall’esercito israeliano dall’inizio delle proteste della “Grande Marcia del Ritorno” nella Striscia di Gaza, dal 30 marzo al 31 dicembre del 2018, secondo quanto riferito da un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari- (OCHA), pubblicato lunedì.

“Dal 30 marzo 2018, la Striscia di Gaza ha assistito ad un aumento significativo di morti e feriti palestinesi, nel contesto delle manifestazioni di massa e di altre attività lungo la recinzione perimetrale di Israele con Gaza, che si svolgono come parte della Grande Marcia del Ritorno”.

L’OCHA ha confermato che “254 Palestinesi sono stati uccisi a Gaza tra il 30 marzo e il 31 dicembre, tra cui 180 durante le proteste di Grande Marcia, al confine di Gaza con Israele, ed il resto in altre circostanze […]. Tra quelli uccisi, 44 erano bambini e quattro erano donne”.

Il rapporto ha sottolineato che “23.603 Palestinesi sono stati feriti nello stesso periodo, quasi tutti durante la Grande Marcia del Ritorno, compresi 5.183 bambini, 464 bambine e 1.437 donne”.

“Il maggior numero di morti e feriti si è verificato a maggio (80 morti e 5.981 feriti), durante le proteste di massa contro il trasferimento dell’ambasciata degli Stati Uniti in Israele, da Tel Aviv a Gerusalemme”.

L’OCHA ha sottolineato: “Il gran numero di vittime tra i manifestanti palestinesi disarmati, inclusa un’alta percentuale di manifestanti colpiti da munizioni letali, ha sollevato preoccupazioni sull’uso eccessivo della forza da parte delle truppe israeliane. Anche l’esposizione dei bambini alla violenza e la mancanza di protezione per le equipe sanitarie sono preoccupanti”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.