Onu: ‘Da Israele e palestinesi crimini di guerra e contro l’umanità’.

Da www.repubblica.it

Il dossier denuncia gravi violazioni del diritto internazionale a Gaza
Nel mirino l'operazione “Piombo Fuso” e il lancio dei missili al fosforo

Onu: “Da Israele e palestinesi
crimini di guerra e contro l'umanità”

Il ministero degli Esteri israeliano insorge: “Verdetto unilaterale”

Onu:

NEW YORK – Sia israeliani che palestinesi hanno compiuto “crimini di guerra” e in alcuni casi “crimini contro l'umanità” durante l'operazione militare israeliana “Piombo fuso” a Gaza. Lo afferma un rapporto delle Nazioni Unite, presentato oggi a New York. Il dossier è stato steso da quattro esperti internazionali guidati dal giudice sudafricano Richard Goldstone, ex procuratore capo dei tribunali internazionali per il Ruanda e l'ex Jugoslavia. Il documento ha scatenato la reazione indignata di Israele, che lo ha definito “non obiettivo”.

L'operazione militare sotto accusa. L'atto d'accusa dell'Onu è contenuto in 574 pagine, dove si afferma che l'operazione militare del 27 dicembre era “diretta alla popolazione di Gaza nel suo insieme” per “punirla” e che l'esercito israeliano non ha condotto in maniera appropriata le indagini sulle violazioni compiute. Secondo i giudici, lo stato ebraico “non ha adottato le precauzioni necessarie richieste dal diritto internazionale per limitare le perdite di vite umane e i feriti fra i civili e i danni materiali”.

Armi al fosforo Il rapporto condanna come “violazioni del diritto umanitario internazionale” i proiettili di mortaio al fosforo bianco contro le installazioni dell'Unrwa (agenzia dell'Onu incaricata dei rifugiati palestinesi) e gli attacchi con armi al fosforo su due ospedali di Gaza.

L'appello ai palestinesi. Nell'atto di accusa delle Nazioni Unite sono finite anche le operazioni condotte dal fronte opposto. Nel rapporto si legge che il lancio di missili contro Israele da parte palestinese costituisce “un crimine di guerra e può essere ritenuto crimine contro l'umanità” in quanto non distingue fra obiettivi militari e civili. Il giudice Goldstone ha anche esortato i militanti palestinesi a liberare il soldato israeliano Gilad Shalit, sequestrato nel 2006 e da allora tenuto prigioniero a Gaza.


La reazione di Israele. Immediata la replica di Istraele, che ha respinto con estrema durezza i rilievi delle Nazioni Unite. “Oggi è stato scritto un capitolo vergognoso nella storia del diritto internazionale e del diritto dei popoli all'autodifesa”, si legge in una nota del ministero degli Esteri israeliano. Secondo il governo israeliano, che si è rifiutato di collaborare con l'indagine, “il verdetto era stato già scritto in anticipo a Ginevra” e la commissione delle Nazioni Unite “si è limitata a raccogliere testimonianze false o unilaterali contro Israele” nella sua recente missione nella regione.

(15 settembre 2009)

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