ONU esorta Israele a cancellare lo sfratto di 1300 palestinesi a Hebron

New York – MEMO. Venerdì, le Nazioni Unite (ONU) hanno chiesto alle autorità israeliane di annullare la sentenza della Suprema corte che ordina lo sfratto di 1.300 palestinesi dalle colline del sud di Hebron, nella Cisgiordania occupata.

In una dichiarazione, Lynn Hastings, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite nei Territori palestinesi occupati, ha avvertito che la recente sentenza della Corte Suprema israeliana per sfrattare i residenti di Masafer Yatta, nelle colline del sud di Hebron, “equivale ad un trasferimento forzato”.

“La decisione riguarda oltre mille palestinesi, inclusi 500 bambini, nella Cisgiordania occupata e consente lo sfratto dei residenti”, ha sottolineato Hastings nella dichiarazione, e ha aggiunto: “Poiché tutte le possibilità legali interne sono state esaurite, la comunità è ora non protetta e a rischio imminente di sfollamento”.

Il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite ha avvertito: “Tali sgomberi, con conseguente sfollamento, potrebbero equivalere ad un trasferimento forzato, che va contro le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ed il diritto internazionale”.

Ha ribadito gli appelli ad Israele del Segretario generale delle Nazioni Unite per “cessare le demolizioni e gli sfratti nei Territori palestinesi occupati, in linea con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale”.