ONU: peggioramento delle condizioni a Gaza e aumento della povertà

Gaza – MEMO. Due milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza vivono sotto “restrizioni di accesso intensificate” dal 2007 e sono in gran parte isolati dal mondo esterno, secondo quanto affermato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (UN OCHA).

“Restrizioni di lunga data alle importazioni imposte da Israele, adducendo problemi di sicurezza, nonché la mancanza di accordi e coordinamento tra l’Autorità palestinese (ANP) e Israele, impediscono l’attuazione di progetti infrastrutturali, la ripresa economica e la creazione di posti di lavoro”, ha aggiunto l’OCHA.

“La continua insicurezza scoraggia l’attività agricola in terreni situati fino a mille metri dalla recinzione perimetrale israeliana, mentre i mezzi di sussistenza della pesca sono interrotti dalle restrizioni israeliane sull’accesso al mare al largo della costa di Gaza”.

L’organismo delle Nazioni Unite ha continuato: “I blackout prolungati dell’elettricità incidono negativamente sulla fornitura di servizi essenziali e aumentano il carico domestico per donne e ragazze”.

Secondo l’OCHA, l’interruzione del pagamento degli stipendi da parte dell’Autorità Palestinese ai propri dipendenti a Gaza e l’incapacità delle autorità locali di soddisfare i bisogni della popolazione della Striscia in generale hanno aggravato la terribile situazione dell’enclave.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.