ONU prende posizione sulla questione palestinese e sul Golan siriano

Quds Press. Mercoledì 2 dicembre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato, con il voto favorevole della maggioranza, diverse risoluzioni, tra cui quattro relative alla questione palestinese e una relativa al Golan siriano, attualmente sotto occupazione israeliana.

Durante la riunione, tenutasi nella Sala dell’Assemblea Generale presso la sede permanente delle Nazioni Unite, è stata approvata la “soluzione pacifica sulla questione palestinese” con 145 stati che hanno votato a favore, mentre 7 hanno votato contro e 9 si sono astenuti.

L’Assemblea Generale ha anche approvato la legge sul “Programma speciale di informazione sulla questione palestinese del Dipartimento per le comunicazioni globali del Segretariato”, con 142 stati che hanno votano a favore, 8 contrari e 11 astenuti.

Anche la risoluzione di legge sulla necessità di un “Comitato per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese” è stata approvata con 91 voti a favore, 17 contro, e 54 astensioni.

La quarta risoluzione approvata è stata la “Divisione per i diritti dei palestinesi del segretariato”, che ha ottenuto 82 voti a favore, 25 contro e 53 astensioni.

Quanto alla risoluzione sul Golan siriano è stata approvata da 88 stati, mentre 9 paesi hanno votato contro e 62 si sono astenuti.

Nessun cambiamento da decenni.

Prima del voto, il presidente della 75a sessione dell’Assemblea Generale, Volkan Bozkir, ha affermato che la questione palestinese è stata presentata per la prima volta all’Assemblea nel 1947, e questa ha adottato diverse risoluzioni negli ultimi sette decenni, ma nulla è mai cambiato. Ha aggiunto che “è in corso un tentativo di negare i diritti storici e legali del popolo palestinese”.

Il presidente Bozkir ha affermato che la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente non possono essere raggiunte senza una pace giusta, duratura e inclusiva sia degli israeliani che dei palestinesi. “È tempo di difendere ciò che è giusto. È tempo di rispettare i diritti storici e legali del popolo palestinese”, ha detto durante la conferenza.

Palestina: gratitudine per la solidarietà internazionale.

Nel suo discorso, l’osservatore permanente per la Palestina alle Nazioni Unite, Riyad Mansour, ha espresso gratitudine per la solidarietà internazionale al popolo palestinese.

Ha invitato gli Stati membri a adempiere agli obblighi previsti dal diritto internazionale, compresa l’attuazione delle risoluzioni e degli obblighi stabiliti dalle Nazioni Unite nella Quarta Convenzione di Ginevra. Ha aggiunto che “senza azioni, senza responsabilità e senza conseguenze reali è chiaro che Israele, la potenza occupante, continui ad ignorare la comunità internazionale, calpestare il diritto internazionale, violare i diritti umani e distruggere le prospettive di vera pace, sicurezza e convivenza”. Mansour ha esortato gli stati a rispettare gli impegni presi, mettendo in atto politiche serie ed efficaci.

Ha chiesto inoltre di continuare a fornire assistenza umanitaria e allo sviluppo anche ai rifugiati palestinesi, attraverso l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (UNRWA), fino a quando non verrà trovata una soluzione giusta per la loro situazione, che include il diritto al ritorno sancito dalla risoluzione 194.

Traduzione per InfoPal di Sara Origgio