ONU, UE e Banca Mondiale: necessari oltre 50 miliardi di dollari per ricostruire Gaza

Gaza – MEMO. Secondo una valutazione pubblicata martedì dalle Nazioni Unite, dall’Unione Europea e dalla Banca Mondiale, saranno necessari più di 50 miliardi di dollari per ricostruire Gaza a seguito dei 15 mesi di guerra di Israele contro l’enclave palestinese.

L’Interim Rapid Damage and Needs Assessment (IRDNA) afferma che sono necessari 53,2 miliardi di dollari per il recupero e la ricostruzione nei prossimi 10 anni, di cui 20 miliardi nei primi tre.

L’operazione di Israele a Gaza ha ucciso più di 48 mila persone, secondo i funzionari sanitari di Gaza, e ha lasciato l’enclave in rovina.

Ci sono anni di lavoro di ricostruzione, compresa la rimozione di ordigni inesplosi e milioni di tonnellate di macerie.

Il rapporto, pubblicato nel corso di un fragile cessate il fuoco iniziato il mese scorso, avverte che non ci sono ancora le condizioni per iniziare un lavoro di recupero e ricostruzione su larga scala, data la mancanza di chiarezza su come l’enclave sarà gestita dopo la guerra e su quali saranno gli accordi di sicurezza.

“La velocità, l’entità e la portata della ripresa saranno determinate da queste condizioni”.

L’IRDNA ha dichiarato che più di 292 mila case sono state distrutte o danneggiate e che il 95% degli ospedali non è funzionante, mentre l’economia locale ha subito una contrazione dell’83%.

Più della metà del costo totale stimato per la ricostruzione, pari a 29,9 miliardi di dollari, sarà necessario per riparare i danni agli edifici e alle altre infrastrutture, comprese le abitazioni, che richiederanno circa 15,2 miliardi di dollari.

Altri 19,1 miliardi di dollari sarebbero necessari per compensare le perdite sociali ed economiche, compresi i settori della sanità, dell’istruzione, del commercio e dell’industria devastati dal conflitto.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.