Operazione Ciclone di al-Aqsa, giorno 9, tra scontri e uso di razzi

Gaza. La guerra iniziata con l’operazione Ciclone di al-Aqsa è entrata domenica nel suo nono giorno, tra il continuo lancio di razzi da Gaza e dal Libano gli scontri tra i combattenti della resistenza e le forze israeliane nelle zone di confine.

Secondo i notiziari palestinesi, le Brigate al-Qassam di Hamas e altri gruppi di resistenza hanno bombardato le colonie e le città israeliane con nuove raffiche di razzi, sabato sera e domenica mattina.

I combattenti della resistenza hanno anche sparato proiettili di mortaio contro gli assembramenti di truppe israeliane vicino al confine con Gaza.

Nel frattempo, l’esercito israeliano ha dichiarato che il numero di ufficiali e soldati israeliani uccisi dall’inizio della guerra è salito a 286, dopo che sette di essi sono stati uccisi sabato.

Il bilancio delle vittime israeliane dall’inizio dell’operazione “Ciclone di al-Aqsa” continua a salire, ed è arrivato a 1.500 unità, secondo quanto riportato dai media israeliani.

Circa 3.526 israeliani sono stati feriti, di cui 29 in condizioni critiche e 350 in condizioni gravi, secondo i media ebraici.

Sabato sera, le Brigate al-Qassam hanno pianto tre dei loro combattenti che sono stati uccisi mentre svolgevano un’operazione di commando in una zona di confine tra la Palestina occupata del 1948 ed il Libano.

I combattenti di Hezbollah, da parte loro, hanno bombardato sei postazioni dell’esercito israeliano, causando danni materiali ai siti e ferendo alcuni soldati israeliani.

Le Brigate Al-Qassam – Libano (l’ala militare del movimento Hamas) hanno confermato di aver bombardato gli insediamenti nel nord della Palestina occupata del 1948 (Israele) con 20 missili, dal territorio libanese.

Domenica, le brigate al-Qassam hanno dichiarato nella sua pagina, sulla piattaforma Telegram: “Abbiamo bombardato gli insediamenti di Shlomi e Nahariya e i loro dintorni nel nord della Palestina occupata con 20 missili in risposta ai crimini dell’occupazione contro il nostro popolo a Gaza”.

Il canale ebraico 12 ha confermato che “al confine con il Libano ci sono pesanti colpi di arma da fuoco” e che “i residenti di Kiryat Shmona e Al-Manara sono tenuti a entrare nei rifugi”.

Ieri, sabato, le Brigate Al-Qassam – Libano hanno annunciato: “Il gruppo di martiri d’élite della Falange è avanzato per entrare nella Palestina occupata, lo scorso venerdì sera, ed è stato in grado di scontrarsi con l’esercito nemico sionista e ritirarsi in sicurezza”.
Ha aggiunto: “Ieri, sabato, il gruppo è riuscito a far saltare in aria la recinzione di confine e prendere di mira il punto di sorveglianza e di accesso all’interno della Palestina occupata, vicino all’insediamento occupato (Margaliot). Si è scontrato con il nemico con il supporto del fuoco di armi medie e ha causato perdite. Durante lo scontro, gli aerei nemici hanno preso di mira i nostri combattenti, rendendoli martiri”.

(Fonti: PIC, Quds Press)