Operazione congiunta: la Resistenza palestinese assume responsabilità per operazione in Cisgiordania

Cisgiordania occupata – The Palestine Chronicle. Le Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno rivendicato mercoledì la responsabilità di un’operazione congiunta con le Brigate al-Quds e le Brigate dei Martiri di al-Aqsa che ha ucciso tre israeliani e ne ha feriti altri nel governatorato di Qalqilya, nel nord della Cisgiordania occupata.

In un comunicato, le Brigate al-Qassam hanno annunciato il loro coinvolgimento nella sparatoria nel villaggio di al-Funduq, dove i combattenti dei tre gruppi di resistenza hanno ucciso tre coloni ebrei israeliani e si sono ritirati in sicurezza.

La dichiarazione ha sottolineato la crescente unità tra le fazioni della resistenza palestinese, definendo l’operazione “un chiaro messaggio di solidarietà e coordinamento in risposta ai continui massacri del nemico a Gaza e in Cisgiordania”.

Le Brigate Al-Quds rappresentano il Movimento del Jihad Islamico, mentre le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa sono affiliate a Fatah, evidenziando la resistenza inter-fazionale contro l’occupazione israeliana.

Escalation delle tensioni in Cisgiordania.

Nel frattempo, le forze di occupazione israeliane hanno intensificato gli assalti in Cisgiordania. Giovedì sono state segnalate incursioni in diverse aree, tra cui Tulkarm, dove le truppe israeliane hanno preso d’assalto la città e circondato il suo campo, scatenando scontri con i resistenti locali.

Il battaglione di Tulkarm delle Brigate al-Quds ha riportato ferite tra le forze israeliane dopo aver fatto detonare ordigni esplosivi contro veicoli dell’occupazione e pattuglie a piedi. In un altro atto, l’esercito israeliano ha demolito la casa di un prigioniero palestinese a Tulkarm, accusandolo di essere coinvolto in un attacco armato avvenuto a maggio.

A Tamoun, vicino a Tubas, tre palestinesi – tra cui due bambini – sono stati uccisi in un attacco di droni mercoledì. Fonti ufficiali palestinesi confermano che le operazioni israeliane in Cisgiordania hanno ucciso 847 palestinesi e ne hanno feriti 6.700 dal 7 ottobre.

La violenza dei coloni è aumentata parallelamente alle operazioni dell’esercito israeliano. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha apertamente invocato il genocidio e la pulizia etnica in città palestinesi come Nablus e Jenin, facendo eco alla devastazione vista a Jabaliya e in altre parti di Gaza.

La situazione a Gaza rimane terribile, con oltre 155 mila palestinesi uccisi o feriti dal 7 ottobre, secondo i funzionari sanitari palestinesi.

Più di 11 mila sono dispersi tra le macerie dei quartieri distrutti, mentre la carestia e la mancanza di forniture mediche mietono vittime tra i bambini e gli anziani. La catastrofe umanitaria che si sta verificando a Gaza viene descritta come una delle peggiori della storia moderna.

Traduzione per InfoPal di F.L.