“Operazione Litani”, 14 e 15 marzo 1978: Israele invase il Libano

A cura dei Giovani Palestinesi d’Italia. Nella notte tra il 14 e il 15 marzo 1978, l’esercito sionista invase il suolo libanese nella cosiddetta “Operazione Litani”: l’obiettivo era sradicare le basi dei gruppi di resistenza palestinese nella regione e raggiungere l’autosufficienza idrica assicurandosi le risorse dell’enorme fonte d’acqua del fiume Litani. L’aggressione israeliana si tradusse in una feroce occupazione, che si protrasse per ben 22 anni e si lasciò alle spalle innumerevoli crimini.L’operazione prese di mira 358 città e villaggi nei distretti libanesi di Bint Jbeil, Marjeyoun, Hasbaya, Tiro e Nabatieh: in soli sette giorni di aggressione terrestre, aerea e marittima l’esercito israeliano riuscì ad occupare 1100 chilometri quadrati di suolo libanese, provocando l’uccisione di 560 civili. Numerosi villaggi furono completamente distrutti con artiglieria e raid aerei: al-Ghandouriyeh, al-Abbasiyeh, al-Gharyeh, al-Qantara, Deir Hanna, al-Bayyadha, Mazraet al-Nmayriye e Mazraet al-Khraybeh; vennero rase al suolo circa 2500 case e danneggiate altre 620. Lo stesso destino subirono le infrastrutture primarie libanesi: nelle aree invase, le reti di acqua, elettricità e telefonia furono messe fuori funzione da attacchi mirati. Oltre alle 50 scuole, 10 ospedali/centri medici e 20 luoghi sacri tra moschee e chiese distrutti, vennero devastati anche migliaia di ettari di terreni agricoli (si parla di circa 150 mila ulivi e agrumeti dati alle fiamme).Durante gli anni di occupazione, gran parte degli orrendi crimini furono commessi dal famigerato “Esercito Libanese del Sud”, una forza collaborazionista creata da Israele per rafforzare la sua presenza in Libano. Contro la popolazione libanese e i rifugiati palestinesi vennero utilizzati metodi illegali di tortura ed esecuzioni tra i civili, specialmente nella tristemente nota prigione di Khiam. Non fu però un’occupazione semplice: la Resistenza libanese, guidata da Hezbollah e dal Partito Comunista Libanese, inflisse continuamente pesanti colpi all’occupante, finché il 25 maggio 2000 l’esercito sionista fu costretto a ritirarsi. Grazie a @eugenioabruzzese per l’articolo e a @drew_ric per la grafica