Organizzazioni per i diritti umani chiedono a PayPal di smettere di discriminare palestinesi

MEMO. Gruppi per i diritti umani hanno firmato una lettera congiunta chiedendo a PayPal di smettere di negare i suoi servizi per motivi discriminatori ai palestinesi nei Territori palestinesi occupati (TPO), comprese Cisgiordania e Gaza.

La piattaforma di pagamento attualmente non funziona né offre i suoi servizi ai palestinesi in Cisgiordania o Gaza, ma opera per gli israeliani che vivono nelle colonie nella Cisgiordania occupata, che sono illegali secondo il diritto internazionale.

Essendo una popolazione che vive sotto una prolungata occupazione militare, i palestinesi affrontano restrizioni estreme su importazioni, esportazioni e movimenti a causa delle leggi, delle politiche e delle pratiche discriminatorie di Israele in Cisgiordania e, più gravemente, nella Striscia di Gaza.

Nadim Nashif, direttore di The Arab Center for the Advancement of Social Media (7amleh), che difende i diritti digitali palestinesi, ha dichiarato: “La nostra ricerca ha dimostrato che il mercato palestinese è pronto per PayPal. Escludendo i palestinesi dal suo servizio ma offrendolo ai coloni […] , PayPal incoraggia direttamente l’occupazione israeliana e rafforza ulteriormente i suoi effetti devastanti sulla popolazione palestinese e sulla sua economia”.

Secondo l’agenzia stampa Wafa, PayPal afferma che le sue scelte contro i palestinesi si basano sulla sua politica dei “paesi vietati” che etichettano la Palestina ed altri come “aree ad alto rischio e di conflitto”, in cui PayPal non ha la capacità di operare.

Tuttavia, la Palestina ha già implementato i quadri normativi necessari per l’accesso ai sistemi di pagamento elettronico. Ciò include la “legge sulle transazioni elettroniche”, che facilita tali transazioni e stabilisce misure per combattere il riciclaggio di denaro e le frodi.

Nadim chiede inoltre al CEO di PayPal, Daniel Shulmanto, di considerare il fatto che PayPal opera in oltre 200 paesi, molti dei quali potrebbero essere considerati molto meno stabili della Palestina, inclusi Somalia e Yemen. Lo Yemen è attualmente impegnato in una devastante guerra civile, mentre la Somalia è un paese dilaniato dalla guerra da molti anni.

La coalizione, che comprende Gaza Sky Geeks, Research at Momentum Labs e Human Rights Watch, ha invitato la comunità internazionale a condannare le politiche discriminatorie di PayPal e ad unirsi ai palestinesi in questa campagna per fare pressione su PayPal affinché estenda i suoi servizi ai palestinesi nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.