Padre Hanna condanna l’incitamento israeliano contro sheikh Sabri

Gerusalemme/al-Quds-PIC. Padre Atallah Hanna, arcivescovo della Chiesa ortodossa palestinese nella Gerusalemme occupata, ha denunciato con forza la campagna israeliana di aggressioni contro personalità nazionali e religiose di Gerusalemme, definendola un “riflesso della portata dell’odio e del rancore contro ogni Palestinese musulmano e cristiano che difende Gerusalemme e i suoi luoghi sacri”.

Sabato, in una conferenza stampa, padre Hanna ha affermato che “il regime di occupazione israeliana si sbaglia se pensa che le personalità gerosolimitane possano essere intimidite dalle sue campagne di incitamento e persecuzione.

“Questa campagna non è la prima e non sarà l’ultima. Aumenterà solo la nostra fermezza, forza d’animo e la nostra adesione alle certezze palestinesi”.

“Non c’è forza su questa terra che possa neutralizzare le personalità nazionali gerosolimitane e impedire loro di esercitare il loro diritto a difendere Gerusalemme e i suoi santi luoghi islamici e cristiani”, ha affermato l’Arcivescovo.

“È nostro diritto e dovere difendere Gerusalemme, i suoi luoghi santi, la sua identità, la sua storia, il suo patrimonio, la sua unicità e la presenza palestinese islamica e cristiana nella città”.

Il religioso cristiano ha anche espresso la sua solidarietà allo sheikh Ekrima Sabri, capo dell’Alto Consiglio Islamico nella Gerusalemme occupata, e a tutte le personalità religiose e nazionali gerosolimitane che sono esposte a attacchi e persecuzioni israeliane.

Il quotidiano israeliano Maariv ha recentemente pubblicato un report incitando contro lo sheikh Sabri. Il rapporto includeva una foto dello sheikh insieme a padre Hanna e allo sheikh Ra’ed Salah, capo del Movimento Islamico nella Palestina occupata nel 1948 (Israele).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli