Palestina, 2010: 218 casi di violazione della libertà di stampa

Ramallah – InfoPal. Secondo i dati registrati dal Centro palestinese per lo sviluppo e la libertà di stampa “Mada”, nel 2010 in Palestina si è registrato un netto aumento degli abusi ai danni dei mezzi d'informazione.

Come si legge nel documento, l'anno scorso si sono infatti avuti 218 casi di negazione della libertà d'informazione: un peggioramento sensibile rispetto al 2009, quando si registrarono “solamente” 173 episodi di questo genere.

Mada precisa inoltre che la maggior parte delle violazioni (139) è stata commessa dai coloni ebrei e dalle forze di occupazione israeliane, mentre in 79 casi la responsabilità era da ascrivere ai sistemi di sicurezza palestinesi operanti in Cisgiordania.

Il report ha poi evidenziato come, tra le città, al-Khalil (Hebron) abbia conosciuto il maggior numero di repressioni della libertà dei giornalisti e degli inviati delle istituzioni media locali e straniere (53), mentre al secondo posto vi è al-Quds (Gerusalemme) occupata, dove si sono avuti 31casi di questo tipo, e dove Mada teme si possa registrare un aumento in futuro.

I dati del report illustrano infine 12 nuovi tipi di violazioni commesse ai danni degli operatori dell'informazione nel corso del 2010, tra i quali figurano l'aggressione fisica, l'arresto, la confisca delle attrezzature, il divieto di seguire gli avvenimenti, le irruzioni all'interno delle sedi delle istituzioni mediatiche, la loro chiusura, le minacce nei confronti dei giornalisti, il divieto a lasciare il paese e altri ancora.

 

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