La Palestina chiede una risoluzione ONU sul ritiro israeliano

Beit Jala-AFP. La Palestina chiede una risoluzione delle Nazioni Unite entro la fine dell’anno che fissi un calendario per il ritiro di Israele dai territori Palestinesi occupati, ha chiesto martedì il capo per i negoziati Saeb Erakat.

Le osservazioni di Erakat arrivano dopo che molti parlamentari europei hanno pressato i loro governi perché riconoscano la piena indipendenza dei Palestinesi, e visto anche che la possibilità di una ripresa dei colloqui di pace con Israele è fallita.

“Adesso noi siamo nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Stiamo proseguendo le nostre consultazioni. Auspichiamo una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che mantenga la soluzione dei due stati”, ha dichiarato Erakat ai giornalisti della stampa estera riuniti vicino a Betlemme, in Cisgiordania.

“Vogliamo un periodo di tempo ben definito per la fine dell’occupazione”.

“Stiamo ricevendo tantissimo aiuto da molte nazioni del Consiglio di Sicurezza”, ha aggiunto, riferendosi alle recenti votazioni dei parlamentari britannici, francesci e spagnoli a favore del riconoscimento della Palestina come stato.

“Speriamo di ottenere questa risoluzione prima della fine del mese, anzi prima di Natale”.

La leadership palestinese ha considerato molte date da sottoporre come progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che considererebbe come data finale la fine di novembre 2016 per porre fine all’occupazione israeliana in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.

Erakat ha detto che i leader palestinesi hanno discusso il processo assieme ad altri paesi arabi.

Gli Stati Uniti hanno ribadito la loro opposizione a quelle che sembrano misure unilaterali dei Palestinesi e che in pratica aggirano i colloqui di pace con Israele.

Ma i colloqui non sembrano riprendere, essendo franati sotto una serie di ricriminazioni ad aprile, nonostante un incontro diplomatico concertato dal Segretario di stato Usa John Kerry.

Erakat ha affermato che la Palestina spera che gli Stati Uniti non pongano un veto alla risoluzione, ma che se lo faranno, il “Presidente (Mahmoud) Abbas firmerà immediatamente i 22 accordi”, garantendo i membri palestinesi della Corte Criminale Internazionale, attraverso la quale ha minacciato di citare in giudizio Israele per crimini di guerra.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi