Palestina consegnerà una denuncia alla CPI sulle colonie israeliane

Ramallah-WAFA. Lo Stato di Palestina, in quanto Stato membro dello Statuto di Roma, ha firmato questo lunedì una denuncia alla Corte Penale Internazionale (CPI) che copre “tutte le violazioni ed i crimini israeliani commessi o da commettere contro il popolo della Palestina in passato, presente e futuro, associati al regime coloniale israeliano nella Cisgiordania occupata, inclusa la Gerusalemme Est”, secondo una dichiarazione del Comitato Nazionale Superiore incaricato di seguire la CPI.

Il ministro degli Esteri, Riad Malki, si incontrerà martedì alle 10.00, ora dell’Aia (11.00, ora della Palestina) con il procuratore della CPI, Fatou Bensouda, per consegnare la denuncia.

Malki chiederà alla corte di assumersi le proprie responsabilità ed i doveri di giustizia nei confronti del popolo palestinese e per ritenere Israele, la potenza occupante, responsabile per i suoi continui crimini e violazioni.

“La CPI è l’autorità competente per indagare sui crimini israeliani in corso associati al regime coloniale illegale e per perseguire i criminali che commettono tali azioni”, ha affermato.

“In questo contesto, lo Stato di Palestina esercita il suo diritto come Stato membro della CPI, e quindi fa riferimento all’Ufficio del Procuratore per i crimini commessi dai dirigenti di Israele, la potenza occupante, contro il popolo palestinese. Ci si aspetta che la CPI acceleri l’apertura di un’indagine penale sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi da Israele: è ora di ritenere i criminali di guerra israeliani responsabili e di rendere giustizia al popolo palestinese “, ha concluso la dichiarazione.

Malki dovrebbe tenere una conferenza stampa davanti alla sede permanente della CPI subito dopo aver consegnato la denuncia.

I palestinesi hanno affermato di non essere più obbligati a mantenere l’intesa con gli Stati Uniti, raggiunta con l’ex-presidente Obama, la quale prevedeva di non consegnare alla CPI denunce referenti ai crimini israeliani: ora, infatti, l’amministrazione Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale d’Israele e ha trasferito la sua ambasciata a Gerusalemme.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.