PressTv. “L'Autorità nazionale palestinese (Anp) non ha alcun controllo sui Territori palestinesi e Israele non permetterà che vi sia fondato uno Stato”, lo ha sostenuto ieri Richard Becker, autore del libro Palestine, Israel and the US Empire (“Palestina, Israele e l'Impero Usa”), precisando che “l'idea che esista un'autorità palestinese che esercita davvero il suo dominio su già limitatissime parti della Cisgiordania è pura invenzione”.
Becker ha quindi aggiunto che “è assurdo credere – anche solo per un momento – che Israele intenda portare avanti una giusta politica d'insediamento là dove i palestinesi vogliono ottenere il loro Stato”.
Durante la scorsa settimana, Argentina, Brasile e Uruguay avevano inviato delle lettere al presidente dell'Anp Mahmoud 'Abbas, dichiarando di riconoscere uno Stato palestinese libero e indipendente entro i confini occupati da Israele nel 1967.
Per tutta risposta, il regime israeliano ha criticato il gesto, definendolo contrario allo spirito delle trattative in Medio Oriente, le stesse che l'Anp aveva deciso di interrompere di fronte alla ripresa delle stesse attività coloniali.
“Finché queste ultime non saranno congelate”, si dichiarato da Ramallah, “i negoziati non potranno riprendere”.
Dall'altra parte, Tel Aviv non pare intenzionata ad annullare la propria decisione di costruire 238 nuove unità coloniali a al-Quds (Gerusalemme) est, né a fermare i cantieri al lavoro nel resto dei Territori palestinesi occupati.
'Palestina eleggibile come membro dell'Onu'
Nonostante i pareri contrari di Becker e d'Israele, tuttavia, l'avvocato Paul Wolf, esperto di diritti umani e di legge internazionale, sostiene che la Palestina soddisfi già i requisiti necessari per assurgere a Stato membro delle Nazioni Unite.
“Fondamentalmente, i criteri che vengono richiesti per essere considerati uno Stato sono quello di avere una popolazione stabile, di avere un territorio ben definito, un governo e una buona capacità d'intessere relazioni con altri Paesi” ha affermato ieri Wolf, in un'intervista concessa a Press Tv. “Credo che chiunque guardi la Palestina oggi possa affermare che essa risponda già a tali requisiti”.
“L'adesione all'Onu arriverà col tempo”, ha proseguito l'avvocato, “man mano che i palestinesi “incontreranno altre Nazioni disposte ad accoglierli e a riconoscerli e che acconsentino a firmare con la Palestina altri trattati”.
“I tempi potrebbero persino rivelarsi estremamente brevi”, ha predetto, “considerando che la Palestina gode già dell'appoggio costante delle Nazioni Unite” e conclude, “ogni anno, l'Onu approva delle risoluzioni [a suo favore]: l'ultima è passata soltanto una settimana fa”.