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MEMO. Il governo israeliano guidato dal primo ministro Naftali Bennett si è rivelato peggiore dei governi precedenti, ha affermato il portavoce della presidenza dell’Autorità palestinese.
“Il nostro popolo sta affrontando una serie di governi israeliani che stanno distruggendo ogni tentativo di salvare il processo di pace. L’attuale governo di occupazione è andato oltre i suoi predecessori con uccisioni quotidiane e crimini di guerra”, ha detto Nabil Abu Rudaineh in un’intervista alla radioVoice of Palestine.
Ha avvertito che la leadership palestinese “possiede tutti i mezzi legali per rivolgersi ai forum internazionali per ritenere Israele responsabile dei suoi crimini che violano il diritto internazionale e che non porteranno alla pace, alla stabilità o alla prosperità nell’intera regione”.
Ha spiegato che il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, ha informato l’ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, durante un incontro tenutosi mercoledì a Ramallah che qualsiasi tentativo da parte di Israele di cambiare lo status quo a Gerusalemme porterebbe a “un deterioramento della situazione e minare la soluzione a due Stati”.
“Durante l’incontro, Abbas ha dichiarato che si aspetta che l’amministrazione Biden rispetti i suoi impegni e le sue promesse riguardo alla soluzione a due Stati, all’espansione degli insediamenti e alla riapertura del consolato degli Stati Uniti”, ha detto Abu Rudaineh.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, dall’inizio di quest’anno e fino al 31 ottobre, Israele ha ucciso 331 palestinesi e ne ha feriti circa 16.000 nella Cisgiordania occupata, a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza.
Nello stesso periodo, le autorità israeliane hanno demolito 721 edifici e dislocato 962 palestinesi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est.
(Nella foto: il primo ministro israeliano Naftali Bennett alla cerimonia di commemorazione dei caduti della guerra dello Yom Kippur del 1973, a Gerusalemme, il 19 settembre 2021 [OHAD ZWIGENBERG/POOL/AFP via Getty Images]).