Palestine Action obbliga azienda d’armi israeliana a chiudere quartier generale a Londra

Londra – PIC. Palestine Action, un gruppo di attivisti britannici, ha recentemente costretto la più grande compagnia di armi israeliana, la Elbit Systems, a chiudere definitivamente il suo quartier generale al 77 di Kingsway, a Londra.

“Dal 2020, gli attivisti sono intervenuti 15 volte sul sito, interrompendo gli affari bloccando, occupando e attaccando la proprietà”, ha affermato lunedì scorso il Palestine Action in un comunicato stampa.

Secondo Palestine Action, la sua campagna è culminata in 60 arresti e gli attivisti detenuti continuano ad essere processati.

L’uscita di Elbit da Londra è avvenuta appena cinque mesi dopo essere stata costretta a chiudere la Elbit Ferranti nella città di Oldham, ha sottolineato il gruppo britannico.

“Abbiamo fatto chiudere le porte del quartier generale londinese di Elbit […]. Grazie ai nostri attivisti coraggiosi e vivaci, siamo sempre più vicini alla fine del commercio di armi di Israele in Gran Bretagna”, ha affermato il gruppo.

“Faremo tesoro del successo di questa chiusura e non ci fermeremo finché tutti gli otto siti rimanenti non seguiranno l’esempio. È una vittoria per tutti coloro che hanno sacrificato la propria libertà e per tutti coloro che hanno sostenuto il movimento, ma soprattutto per il popolo palestinese. [Ciò] ci porta di un altro passo più vicini al giorno in cui il commercio di armi di Israele sarà definitivamente fuori dalla Gran Bretagna”.

Elbit fornisce l’85% dei droni utilizzati dall’esercito israeliano per monitorare e attaccare i palestinesi in Cisgiordania e a Gaza. La compagnia di armi produce anche munizioni per l’esercito israeliano.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.