Palestinese costretto a demolire la propria casa nella Gerusalemme occupata

Gerusalemme/al-Quds. Venerdì sera le autorità municipali israeliane hanno costretto un palestinese ad auto-demolire la propria casa a Beit Hanina, nella Gerusalemme occupata.

Il proprietario della casa, Raif Al-Salaymeh, ha affermato di essere stato minacciato di pagare una multa di circa 35.000 dollari USA se non avesse demolito la casa da solo.

Raif e la sua famiglia di quattro membri sono ora senzatetto. Non sono riusciti ad ottenere un permesso di costruzione israeliano negli ultimi otto anni.

Raif ha sottolineato che non abbandonerà mai la sua terra nonostante la politica di sfollamento sistematico israeliano contro i gerosolimitani.

I palestinesi di Gerusalemme sono costretti a costruire senza permessi perché ottenere una licenza edile israeliana è impossibile: il consiglio comunale israeliano tenta di mantenere la popolazione autoctona palestinese gerosolimitana al minimo, moltiplicando invece i coloni ebrei, approvando la costruzione di migliaia di nuove unità abitative negli insediamenti.

Quasi il 75 per cento delle domande di permesso dei cittadini palestinesi di Gerusalemme vengono respinte dal comune, secondo i gruppi per i diritti umani.

(Fonti: Wafa e PIC).