Palestinese demolisce la propria casa per ordine della Corte israeliana

Gerusalemme-Ma’an. Un palestinese residente nel quartiere di Beit Hanina, a nord di Gerusalemme, ha demolito la propria casa, giovedì pomeriggio, su ordine della Corte israeliana.

Fadi Shawamreh ha affermato di aver dovuto demolire la sua propria casa, che era stata costruita nel 2006, ma che secondo l’ordine della Corte israeliana era senza permessi.

Shawamreh ha affermato che l’ordine di demolizione contro la sua casa è stato rilasciato dopo aver cominciato i lavori di ristrutturazione del soffitto e dei muri, negli ultimi due anni.

Ha aggiunto che era riuscito a posticipare la demolizione più volte, fino all’ultimo ordine da parte della Corte.

Dall’inizio di settembre, la Corte ha lasciato decidere a Shawamreh se eseguire l’ordine da sé o se pagare le tasse di demolizione imposte dalla municipalità israeliana.

Shawamreh ha detto che l’azienda incaricata delle demolizioni da parte della municipalità israeliana, scortata dalle forze di polizia, aveva fatto irruzione nella sua casa alcuni mesi fa per abbattere la struttura, sgombrando le stanze e aggredendo i presenti, ma la demolizione era stata impedita da un avvocato.

Ha aggiunto che, alcuni anni fa, la municipalità impose una multa di 50.000 shekel per un’altra parte della sua casa, una struttura d’acciaio con pavimento in cemento.

Israele concede raramente ai palestinesi permessi di costruzione a Gerusalemme Est.

Per gli insediamenti illegali degli ebrei israeliani, costruzione, sviluppo e infrastrutture sono finanziate e supportate dal governo israeliano. Rispetto ai quartieri palestinesi, la responsabilità delle lunghe pratiche amministrative per chiedere i permessi spetta alle famiglie – tali pratiche possono protrarsi anche per anni e costano decine di migliaia di dollari.

Secondo Daniel Seidemann dell’ONG Terrestrial Jerusalem: “Dal 1967, il governo israeliano si è impegnato direttamente nella costruzione di 55.000 unità per gli israeliani a Gerusalemme Est; al contrario, meno di 600 unità sono state costruite per i Palestinesi, l’ultima costruita 40 anni fa. Mentre il sindaco di Gerusalemme, Barkat, aveva annunciato ‘costruiamo per tutti’”.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi