Palestinese ferito a Gerusalemme dopo che aveva tentato di pugnalare una guardia israeliana

329778CBetlemme-Ma’an/AFP. Lunedì, le guardie di sicurezza israeliane hanno sparato a un Palestinese a Gerusalemme, dopo che aveva tentato di pugnalare un passante alla stazione della metropolitana leggera, vicino all’insediamento French Hill, ha dichiarato la polizia.
Una guardia della sicurezza ha raccontato alla polizia che il Palestinese lo aveva attaccato da dietro, prima di correre verso le persone in attesa alla stazione.
Le guardie hanno sparato diversi colpi e l’uomo è stato colpito alle gambe, ha detto a Ma’an il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, aggiungendo che l’incidente è ancora sotto indagine.
L’attaccante, che la polizia ha identificato in un trentacinquenne del campo profughi di Shuafat, a Gerusalemme Est, è stato lievemente ferito, ha spiegato la portavoce della polizia, Luba Samri, in un comunicato stampa.
Nessuno è stato ferito, oltre al Palestinese, che è stato portato all’ospedale Hadassah, a Ein Kerem.
L’incidente si è svolto alla fermata della metropolitana leggere a Givat HaMivtar, vicino all’insediamento ebraico della French Hill.
La metropolitana leggera è in servizio dal 2011 e si snoda in un percorso di 14 km che inizia dal Monte Herzl e passa attraverso la Gerusalemme Ovest, prima di dirigersi verso la parte est e terminare all’insediamento di Pisgat Zeev.
Terre appartenenti ai Palestinesi di Shuafat furono confiscate nel 2001 dalla Municipalità di Gerusalemme per la costruzione della metropolitana veloce, che collega diversi insediamenti ebraici tra Gerusalemme Est e Ovest, e che verrà terminata nel 2016.
Nell’ultimo mese, due attacchi sono stati eseguiti contro militari israeliani in Cisgiordania e due a Gerusalemme Est, entrambi vicini a check-point. Non ci sono stati morti, ma feriti lievi.
Nello stesso periodo, a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, le forze israeliane hanno ucciso 7 Palestinesi e ne hanno feriti 173, arrestati oltre 375 e detenuti almeno 266, secondo i dati forniti dal Dipartimento delle relazioni internazionali dell’Olp.